Dall’Ingv di Napoli al Mubia, al Parco delle Biancane si fa scienza e la si divulga

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Monterotondo Marittimo per un progetto di ricerca. Macrini: Materiale utile per eventuali approfondimenti da inserire all'interno del nostro museo, e oggetto di interesse per molti studiosi della materia»

[19 Giugno 2019]

La naturale presenza dell’attività geotermica ha conferito al Parco delle Biancane una bellezza unica, che lo rende la principale attrattiva turistica del territorio di Monterotondo Marittimo: ma le Biancane non sono solo un geoparco riconosciuto dall’Unesco e capace di attirare oltre 17mila presenze l’anno in un borgo che conta poco più di 1.300 anime, ma anche un importante luogo d’indagine scientifica, come testimonia da ultimo l’attività dell’Ingv.

Tra ieri e oggi infatti l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (sezione Osservatorio vesuviano di Napoli), nell’ambito di un progetto di ricerca interno all’Istituto, ha effettuato rilevazioni termiche e visive con drone, telecamere termiche ed altra strumentazione scientifica, finalizzate oltre che all’analisi e allo studio approfondito della conformazione del sottosuolo, alla calibrazione e all’allineamento termico dei dati rilevati dal satellite internazionale; ieri pomeriggio infatti la Stazione spaziale internazionale è transitata su Monterotondo Marittimo.

«La ricerca e lo studio dei flussi termici del nostro territorio saranno informazioni importanti non solo ai fini del progetto portato avanti dall’Ingv, ma anche – spiega l’assessore comunale Emi Macrini – come materiale utile per eventuali approfondimenti da inserire all’interno del nostro museo Mubia e saranno oggetto di interesse per molti studiosi della materia».

Inaugurato a marzo, Mubia rappresenta infatti rappresentato un importante punto di svolta ai fini della divulgazione dei fenomeni geologici che avvengono all’interno del Parco delle Biancane, in modo da permettere a tutti i cittadini e visitatori – e non solo ai professionisti dell’Ingv – di approcciare in modo rigoroso ma accessibile ed emotivamente coinvolgente le conoscenze scientifiche necessarie per capire e apprezzare la geotermia non solo come energia rinnovabile, ma anche come forza plasmante del territorio.