Come far ripartire le energie rinnovabili in Italia dopo il lockdown: il manifesto di Anev ed Elettricità Futura

Operatori, istituzioni e regioni a confronto sulle procedure autorizzative

[24 Giugno 2020]

Oggi, l’Associazione nazionale energia del vento (Anev) ed Elettricità Futura di Confindustria hanno presentato il manifesto “Come migliorare le procedure autorizzative e raggiungere gli obiettivi delle rinnovabili al 2030 – I 5 impegni che le Associazioni chiedono alle Regioni di portare avanti? per affrontare la transizione energetica e che è stato illustrato dai presidenti di Anev Simone Togni e di Elettricità Futura Simone Mori durante il webinar “Ripartire dopo il lockdown: le Regioni al centro della transizione energetica” che ha visto gli interventi della ministro per la pubblicazione Amministrazione Fabiana Dadone e del ministro per gli affari regionali e autonomie Francesco Boccia.

Togni, ha parlato dei primi due punti del Manifesto: rispetto dei termini dei procedimenti e semplificazioni autorizzative per tipologia di area e ha evidenziato che «Un provvedimento mirato alla semplificazione della normativa è ciò di cui il settore eolico ha bisogno e che rivendica da tempo. È necessario che le procedure autorizzative prevedano un contemperamento dei diritti costituzionali ponendo al primo posto la salvaguardia della salute e poi l’ambiente e il paesaggio. Dare la possibilità al settore eolico di produrre energia pulita contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Pniec e alla decarbonizzazione dell’economia significa salvaguardare il Pianeta Terra e mettere al primo posto la salute pubblica. L’eolico è oggi una tecnologia matura che necessita di vedere eliminate le resistenze burocratiche di ogni sorta per evitare le lungaggini oggi non più accettabili. Riteniamo molto positiva quindi l’iniziativa del Governo su questo tema e speriamo si possa arrivare fino alla fine per raggiungere i risultati sperati».

Mori ha invece sottolineato l’importanza del percorso già avviato dalla filiera industriale in un’ottica di sostenibilità: «Il nostro Paese ha un piano chiaro e condiviso di decarbonizzazione che può essere un fondamentale volano di rilancio per l’economia. Ora è il momento del fare: le imprese hanno le risorse finanziarie e tecnologiche necessarie per traguardare gli obiettivi previsti dal Piano Energia e Clima al 2030 in termini di crescita e occupazione. La vera sfida è quella di una amministrazione che faciliti gli investimenti, che si assuma le responsabilità dello sviluppo sostenibile, implementando delle procedure autorizzative condivise. Serve un salto di qualità, e proprio per questo abbiamo pensato di stimolare una discussione che partisse dall’analisi di casi concreti relativi a quattro regioni, per arrivare a formulare proposte di lavoro condivise e rapidamente implementabili».

Il webinar è stato anche l’occasione per presentare lo studio “Il ruolo delle Regioni nella implementazione del PNIEC e nel raggiungimento dei target di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile”, a cura di Marco Carta e Raffaele Tiscar di Agici, condotto in  Lombardia, Umbria, Lazio e Sicilia e che ha analizzato tre aspetti: 1) la dotazione infrastrutturale degli impianti FER (eolico e fotovoltaico), delle reti elettriche e dei sistemi di storage e le prospettive future; 2) il quadro autorizzatorio nazionale e regionale per la costruzione delle suddette infrastrutture; 3) Gli strumenti attivabili per il superamento delle criticità relative alle procedure autorizzative e per il conseguente rapido sviluppo di impianti FER.

Le conclusioni dello studio sono state al centro del dibattito della tavola rotonda a cui hanno partecipato rappresentati istituzionali e dirigenti delle 4 Regioni campione: Raffaele Cattaneo, assessore all’ambiente e clima Regione Lombardia, Paolo Alfarone, dirigente dell’area infrastrutture energetiche Regione Lazio, Stefano Nodessi Proietti, direttore governo del territorio, ambiente e protezione civile Regione Umbria.