Centrale nucleare di Chernobyl: finalmente il personale è stato sostituito

Rotazione dei lavoratori dopo quasi un mese dall’occupazione delle truppe russe

[22 Marzo 2022]

L’Ucraina ha informato l’International atomic energy agency  (Iaea) che ieri «La rotazione a lungo ritardata del personale tecnico presso la centrale nucleare di Chornobyl è stata completata», consentendo così ai lavoratori di tornare a casa e riposare per la prima volta da quando le forze armate russe hanno preso il controllo del sito nucleare dismesso a febbraio, subito dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina

Energoatom ha detto al direttore generale dell’Iaea Rafael Mariano Grossi che «Circa la metà del turno in uscita del personale tecnico ha lasciato il luogo dell’incidente del 1986» il 20 marzo e il resto ieri. Sono rimasti solo 13 tecnici che si sono rifiutati di uotare. Anche la maggior parte delle guardie ucraine è rimasta a vigilare sul cadavere radioattivo di Chernobyl e sulla zona di esclusione intorno alla centrale.

Secondo Energoatom, «Strade e ponti danneggiati hanno complicato il trasporto del personale nella vicina città di Slavutych». Il personale che è stsato sostituito era a Chernobyl dal giorno prima che le forze russe prendessero il controllo del sito il 24 febbraio. I tecnici e gli operai se sono andati dopo essere stati sostituiti da colleghi ucraini povenienti da Slavutych e dei quali fanno parte anche due supervisori invece di uno, per garantire che ci sia un sostituto disponibile sul sito. Energoatom ha sottolineato che con i russi «E’ stato raggiunto un accordo su come organizzare le future rotazioni del personale presso la centrale nucleare, dove si trovano varie strutture per la gestione dei rifiuti radioattivi»

Grossi, che aveva espresso più volte profonda preoccupazione per il benessere del personale ucraino presso la centrale nucleare di Chernobyl, aveva subito detto che «E’ uno sviluppo positivo, anche se atteso da tempo, che alcuni membri del personale della centrale nucleare di Chernobyl abbiano ora ruotato e siano stati restituiti alle loro famiglie. Meritano il nostro pieno rispetto e ammirazione per aver lavorato in queste circostanze estremamente difficili. Sono stati lì per troppo tempo. Spero sinceramente che anche il personale rimanente di questo turno possa ruotare presto» e ha espresso poi tutta la sua soddisfazione per il completamento della rotazione del personale e lo ha nuovamente elogiato il lavoratori di Chernobyl per «Il coraggio e gli sforzi instancabili nello svolgere i loro compiti di lavoro vitali durante periodi estremamente condizioni difficili e stressanti in presenza di forze militari straniere».

Il direttore generale dell’Iaea ha poi annunciato che sta proseguendo le consultazioni «Al fine di concordare un quadro volto a garantire la sicurezza di tutti gli impianti nucleari ucraini. Con questo quadro in atto, l’Agenzia sarebbe in grado di fornire un’assistenza tecnica efficace per il funzionamento sicuro e protetto di queste strutture».

Secondo Energoatom, «Nell’Ucraina meridionale, le due unità operative della centrale nucleare di Zaporizhzhya hanno continuato a funzionare a due terzi della loro capacità massima di circa 1.000 Megawatt elettrici (MWe) ciascuna dopo la riparazione la scorsa settimana di due linee elettriche, una fuori sede e una in loco. La centrale nucleare di Zaporizhzhya dispone ora di tre linee elettriche esterne ad alta tensione (750 kV), di cui una in standby. I sistemi di sicurezza sono pienamente funzionanti presso la centrale nucleare, controllata dalle forze russe dal 4 marzo».

Sullo stato delle 4 centrali nucleari operative dell’Ucraina, Energoatom ha affermato che «8 dei 15 reattori del Paese sono rimasti in funzione, inclusi i 2 della centrale nucleare di Zaporizhzhya, 3 a Rivne, 1 a Khmelnytskyy e 2 a South Ukraine. I livelli di radiazione in tutte le centrali nucleari sono nella gamma normale e i sistemi di sicurezza sono operativi. Un reattore di ricerca nella capitale Kiev è in uno stato di arresto sicuro».

Per quanto riguarda le tutele, l’Iaea ha affermato che «La situazione è rimasta invariata rispetto a quella segnalata in precedenza. L’Agenzia non sta ancora ricevendo la trasmissione di dati a distanza dai suoi sistemi di monitoraggio installati presso la centrale nucleare di Chernobyl, ma tali dati vengono trasferiti alla sede dell’Iaea dalle altre centrali in Ucraina».