Capacity market a rischio, il decreto attuativo scade tra meno di due settimane

In bilico un passo fondamentale verso la decarbonizzazione del Paese. Utilitalia: «Chiediamo al Governo di intervenire quanto prima, la piena attuazione dello strumento chiarisca il contesto operativo»

[20 Giugno 2019]

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha dato parere favorevole alla modifica della disciplina del mercato della capacità (capacity market), che risponde all’esigenza di garantire l’adeguatezza del sistema elettrico nel medio lungo periodo, anche in relazione al phase out dal carbone programmato nel nostro Paese entro il 2025 sin dalla Strategia energetica nazionale (Sen) approvata nel 2017.

Come spiegano dal ministero dello Sviluppo economico, grazie alla modifica della disciplina del mercato della capacità avallata dalla Commissione Ue sarà possibile integrare nel sistema nuovi stringenti requisiti ambientali per le emissioni in capo agli operatori, con l’obiettivo di anticipare l’attuazione delle nuove norme europee volte alla decarbonizzazione adottate nell’ambito del “Clean energy package for all europeans”: «Il mercato della capacità – osserva il sottosegretario con delega all’Energia Davide Crippa – oltre a dare nuovo slancio alle energie rinnovabili, fornirà un contributo fondamentale per gestire in sicurezza la transizione ad un sistema energetico decarbonizzato».

Il problema è che per avviare in concreto questo percorso il Mise deve firmare il relativo decreto attuativo, e i tempi sono ormai agli sgoccioli: il decreto andrà infatti in scadenza tra meno di due settimane, il 3 luglio.

«Il via libera della Commissione europea al capacity market è un passo fondamentale verso la decarbonizzazione del Paese, chiediamo quindi al Governo di intervenire quanto prima, per far sì che vengano attivati i meccanismi di regolazione della capacità con l’obiettivo di renderli operativi entro la fine dell’anno», dichiara Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia, la Federazione italiana delle imprese idriche, ambientali ed energetiche.

In questa fase di transizione verso un sistema energetico incentrato su una generazione da fonti rinnovabili, è evidente che la sicurezza e l’approvvigionamento del sistema devono essere garantiti: «Come ha dimostrato il recente blackout elettrico in Sudamerica – aggiunge Valotti – si tratta di elementi imprescindibili, e oltre a favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, il capacity market potrà assicurare l’adeguatezza e la sicurezza del sistema elettrico, per la progressiva realizzazione degli obiettivi 2030».

Da parte loro le imprese, conclude il presidente di Utilitalia, attendono che «la piena attuazione dello strumento chiarisca il contesto operativo, elemento essenziale per aumentare, già dalla seconda metà dell’anno, gli investimenti nelle energie pulite e flessibili e nel necessario potenziamento delle reti».