Bocciati in commissione Ambiente emendamenti a tutela del consumatore

Bollette elettriche, col ddl Concorrenza in arrivo aumenti fino al 40% per i cittadini?

Le associazioni: «Ai proclami a favore della eco sostenibilità seguono azioni decisamente contrarie»

[23 Giugno 2016]

La commissione Ambiente del Senato sta attualmente discutendo il cosiddetto ddl Concorrenza, all’interno del quale è in ballo (anche) la partita della riduzione delle bollette degli italiani e dell’accesso dell’energia verde al mercato. Un fronte che non sta volgendo al meglio per i cittadini.

Come denuncia un pool di associazioni, ambientaliste e non – Associazione Consumatori Codici, Italia Solare, Greenpeace, Legambiente,  WWF Italia – all’interno del ddl l’unico provvedimento in materia di energia riguarda l’abolizione, nel gennaio 2018, del mercato di tutela: «A quel punto, 25 milioni di utenti o si scelgono un fornitore o finiranno nel cosiddetto mercato di salvaguardia, pagando certamente l’energia il 40% in più del costo attuale».

Un paradosso nel paradosso, se si pensa alle numerose accuse rivolte al comparto delle energie rinnovabili, motivando la scelta di ridurre gli incentivi proprio per alleggerire la bolletta energetica a cittadini e imprese.

Per ridurrei gli oneri di sistema a carico dei consumatori e permettere il pieno accesso alle fonti rinnovabili nel mercato, le associazioni hanno sostenuto la presentazione di alcuni emendamenti (in particolare all’ Art. 33-bis. Misure in materia di rimodulazione delle componenti fisse e variabili degli oneri di rete e di sistema): emendamenti che sono stati affossati con la votazione di 9 contrari e 6 favorevoli (Girotto M5S, Castaldi M5S, Valdinosi PD, Consiglio Lega N., Pelino FI e Perrone COR).

Il mancato recepimento di questi correttivi legislativi – spiegano le associazioni – rischia di generare un forte incremento delle bollette degli italiani, derivante dal fatto che oltre alla fine della tutela, in quello che viene definito il “libero mercato” c’è il rischio di un continuo incremento degli oneri di sistema per continuare ad aiutare lobby di ogni tipo (industrie energivore, grandi utilities, petrolieri…).

«Chiederemo di riproporre in aula gli emendamenti, sapendo comunque di avere sostegno di molti senatori – dichiarano le associazioni – La definitiva bocciatura in aula di questi provvedimenti non passerà inosservata. Gli italiani vogliono le energie rinnovabili e sono stanchi di pagare con le loro bollette tutto, tranne l’energia che consumano».

«È incredibile – chiosano i firmatari dell’appello – che il principale partito di maggioranza, il Pd in quest’occasione, dopo tanti proclami ambientalisti e di tutela delle fasce deboli di reddito, con il voto contrario agli emendamenti si sia schierato a favore dell’energia fossile e di costi altissimi per il consumatore finale. Ai proclami a favore della eco sostenibilità seguono azioni decisamente contrarie».