Batterie: accordo Ue su nuove regole per progettazione, produzione e trattamento rifiuti

Sostenibilità, prestazioni ed etichettatura più severi, due diligence, rifiuti, riciclaggio e recupero dei materiali, batterie portatili più facili da sostituire

[12 Dicembre 2022]

Il Parlamento e il Consiglio europei hanno raggiunto un accordo provvisorio per rivedere le norme Ue sulle batterie e tenere conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future. In un comunicato l’europarlamento spiega che «Le norme concordate riguarderanno l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla progettazione alla fine del ciclo di vita e si applicheranno a tutti i tipi di batterie vendute nell’Ue: batterie portatili, batterie SLI (che forniscono energia per l’avviamento, l’illuminazione o l’accensione dei veicoli), batterie per mezzi di trasporto (LMT) (che forniscono energia per la trazione a veicoli su ruote come scooter elettrici e biciclette), batterie per veicoli elettrici (EV) e batterie industriali».

Il relatore Achille Variati del Partito Democratico (Socialisti & Democratici)  ha sottolineato che «Nel corso di un importante negoziato dove rappresentavo l’European Parliament come relatore, abbiamo raggiunto l’accordo politico sul nuovo Regolamento sulle Batterie con la European Commission e il Council of the European Union. Si tratta di un traguardo storico, fondamentale per agevolare la transizione energetica europea in una logica di sostenibilità. Le batterie sono fondamentali per la mobilità sostenibile e per l’accumulo delle fonti rinnovabili, e con il nuovo regolamento puntiamo a garantire la massima tutela della salute umana e dell’ambiente, assicurando al contempo che la produzione di batterie rimanga in Europa.  Per la prima volta, abbiamo una legislazione sull’economia circolare che copre l’intero ciclo di vita di un prodotto: questo approccio è positivo sia per l’ambiente che per l’economia. Abbiamo concordato misure di grande beneficio per i consumatori: le batterie saranno ben funzionanti, più sicure e più facili da rimuovere. Il nostro obiettivo generale è quello di costruire un’industria del riciclaggio dell’Ue più forte, in particolare per il litio, e un settore industriale competitivo nel suo complesso, che è cruciale nei prossimi decenni per la transizione energetica e l’autonomia strategica del nostro continente. Queste misure potrebbero diventare un punto di riferimento per l’intero mercato globale delle batterie».

Infatti, i negoziatori hanno concordato requisiti più rigorosi per rendere le batterie più sostenibili, performanti e durevoli. Secondo l’accordo, «Una dichiarazione e un’etichetta sull’impronta di carbonio saranno obbligatorie per le batterie EV, le batterie LMT e le batterie industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2kWh. Tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore della normativa, le batterie portatili negli apparecchi devono essere progettate in modo che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente da soli.

Per informare meglio i consumatori, le batterie riporteranno etichette e codici QR con informazioni relative alla loro capacità, prestazioni, durata, composizione chimica, nonché il simbolo della “raccolta differenziata”. Anche le batterie LMT, le batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh e le batterie dei veicoli elettrici dovranno disporre di un “passaporto digitale della batteria” che includa informazioni sul modello della batteria, nonché informazioni specifiche sulla singola batteria e sul suo utilizzo».

Viene introdotta anche la politica di responsabilizzazione per il settore delle batterie: «Tutti gli operatori economici che immettono batterie sul mercato dell’Ue, ad eccezione delle PMI, saranno tenuti a sviluppare e attuare una cosiddetta “politica di due diligence”, coerente con gli standard internazionali, per affrontare i rischi sociali e ambientali legati alla approvvigionamento, trasformazione e commercializzazione di materie prime e materie prime secondarie».

Altre misure previste dal regolamento sono: Gli obiettivi di raccolta sono fissati al 45% entro il 2023, al 63% entro il 2027 e al 73% entro il 2030 per le batterie portatili, e al 51% entro il 2028 e al 61% entro il 2031 per le batterie LMT; I livelli minimi di cobalto recuperato (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) dai rifiuti di produzione e di consumo devono essere riutilizzati nelle nuove batterie; Tutti i rifiuti di LMT, EV, SLI e batterie industriali devono essere raccolti gratuitamente per gli utenti finali, indipendentemente dalla loro natura, composizione chimica, condizione, marca o origine; Entro il 31 dicembre 2030 la Commissione valuterà se eliminare gradualmente l’uso di batterie portatili non ricaricabili di utilizzo comune.

Marian Jurečka, ministro ceco dell’ambiente e pfresidente di turno del Consiglio ambiente europeo, ha commentato: «Le batterie sono un elemento chiave del passaggio dell’Ue verso modalità di trasporto a emissioni zero. Poiché la domanda di batterie crescerà di oltre dieci volte entro il 2030, dobbiamo assicurarci di avere abbastanza batterie e che siano sostenibili lungo le loro catene di approvvigionamento. Le nuove norme promuoveranno la competitività dell’industria europea e garantiranno che le batterie fuori uso vengano adeguatamente raccolte e riciclate in modo che i materiali utili vengano recuperati e le sostanze tossiche non vengano rilasciate nell’ambiente».

Secondo il Consiglio europeo, «Le nuove norme mirano a migliorare il funzionamento del mercato interno delle batterie e garantire una concorrenza più leale grazie ai requisiti di sicurezza, sostenibilità ed etichettatura. Questo sarà raggiunto attraverso criteri di prestazioni, durata e sicurezza, severe restrizioni per sostanze pericolose come mercurio, cadmio e piombo e informazioni obbligatorie sull’impronta di carbonio delle batterie. Il regolamento introduce anche requisiti di etichettatura e informazione, tra l’altro sui componenti della batteria e sul contenuto riciclato, e un “passaporto della batteria” elettronico e un codice QR. L’accordo mira anche a rendere il testo più chiaro e coerente ea facilitarne l’applicazione da parte degli Stati membri e degli attori economici sul mercato con un calendario di attuazione realistico. In particolare, i requisiti di etichettatura si applicheranno dopo 36 mesi dall’entrata in vigore del regolamento e dopo 42 mesi per il codice QR».

Il 10 dicembre 2020 la Commissione europea aveva presentato una proposta di regolamento sulle batterie. Il 17 marzo 2022 il Consiglio ha adottato un orientamento generale. Il 10 marzo 2022 il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale in plenaria. L’accordo provvisorio raggiunto tra la presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo devono ora essere approvati e adottati formalmente da entrambe le istituzioni.

Il Consiglio europeo conclude: «Il regolamento punta a creare un’economia circolare per il settore delle batterie prendendo di mira tutte le fasi del ciclo di vita delle batterie, dalla progettazione al trattamento dei rifiuti. Questa iniziativa è di grande importanza, soprattutto in vista del massiccio sviluppo della mobilità elettrica. Il nuovo regolamento sostituirà l’attuale direttiva sulle batterie del 2006 e completerà la legislazione esistente, in particolare in termini di gestione dei rifiuti».