Attacchi alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzya: ne discute il Consiglio di sicurezza Onu

Russia e Ucraina continuano a scambiarsi accuse e il G7 chiede a Mosca di restituire la centrale nucleare a Kiev

[11 Agosto 2022]

La Russia ha chiesto e ottenuto la convocazione di una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere la situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporozhye, che è stata oggetto di bombardamenti. Il Consiglio di sicurezza è convocato per oggi e il vice capo della missione russa all’Onu, Dmitry Polyansky,  ha detto che «L’opinione pubblica deve conoscere le provocazioni ucraine».

La Russia accusa l’Ucraina di aver sferrato una serie di attacchi con droni contro la più grande centrale nucleare europea e poi averla bombardata con tiri di artiglieria al sito nucleare. L’Ucraina respinge le accuse e accusa a sua volta la Russia dia aver auto-bombardato la centrale nucleare che occupa per screditare il governo di Kiev. Il Consiglio di sicurezza nazionale ucraino ha anche denunciato che Mosca sta usando la centrale elettrica come scudo  per una base militare dove nasconde armi pesanti e soldati.

Il direttore generale dell’International atomic energy agency, Rafael Mariano Grossi, ha confermato che stasera informerà il Consiglio di sicurezza dell’Onu  «Sulla situazione della sicurezza nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzya (ZNPP) in Ucraina e sui suoi sforzi per concordare e guidare una missione di esperti dell’Iaea al sito il prima possibile».

L’incontro è previsto per le 15:00 ore di New York (21:00 ora italiana) e Grossi, che interverrà in collegamento video da Vienna, ha detto: «Accolgo con favore questa opportunità per informare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione estremamente grave che sta affrontando una delle più grandi centrali nucleari del mondo, ora situata nel mezzo di una zona di guerra attiva. Un incidente in questo impianto potrebbe minacciare la salute pubblica e l’ambiente sia in Ucraina che nei Paesi limitrofi e anche più lontano».

Il direttore generale dell’Iaea fornirà dettagli su come i bombardamenti del 6 e 6 agosto abbiano violato praticamente tutti i 7 pilastri indispensabili per la sicurezza e la protezione nucleare che Grossi aveva delineato all’inizio della guerra, quasi 6 esi fa, compresi quelli riguardanti l’integrità fisica della centrale nucleare, il funzionamento dei suoi sistemi di sicurezza e protezione, l’alimentazione elettrica esterna e la sicurezza del personale.

Grossi ha annunciato: «Informerò anche il Consiglio di sicurezza dei miei piani e preparativi per guidare personalmente una missione dell’Iaea sul sito in un futuro molto prossimo. Ora più che mai, la presenza dell’Iaea presso l’impianto è di fondamentale importanza per aiutare a ridurre il pericolo di un possibile disastro nucleareo. La missione svolgerà attività essenziali di sicurezza, protezione e salvaguardia presso la ZNPP, che è occupata dalla Russia ma continua ad essere gestita dal suo personale ucraino. Fornirebbe inoltre informazioni imparziali e indipendenti sullo stato della struttura. La missione richiederà la cooperazione, la comprensione e l’agevolazione di Ucraina e Russia, nonché il continuo sostegno delle Nazioni Unite e del segretario generale António Guterres».

Intanto, ieri, i ministri degli esteri del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti), hanno detto in una dichiarazione congiunta che Mosca deve cedere il controllo della ZNPP a Kiev: «Chiediamo che la Russia restituisca immediatamente il pieno controllo al legittimo proprietario sovrano, l’Ucraina, della centrale nucleare di Zaporizhzhia».

Secondo il G7, la Russia deve farlo per garantire «operazioni sicure e protette della struttura» e ha invitato ancora una volta la Russia a «ritirare le sue truppe dall’interno dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina e a rispettare il territorio e la sovranità dell’Ucraina».

L’8 agosto la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, aveva accusato Kiev di tenere in ostaggio l’intera Europa: «Apparentemente non esiteranno a bruciarla per il bene dei loro idoli nazisti».

Secondo l’Iaea a Zaporozhye sono stoccate decine di tonnellate di uranio arricchito e plutonio nei nuclei del reattore e nel deposito di combustibile esaurito. Per questo Grossi si era detto allarmato per il fatto che la sicurezza dei materiali radioattivi potesse essere compromessa durante le ostilità russo-ucraine.

Sia Kiev che Mosca si sono dette andsiose che l’ispezione proposta dall’Iaea abbia luogo, ma deve ancora concretizzarsi a causa di problemi di sicurezza. Il 9 agosto il ministero degli esteri russo ha dichiarato che «Il ritardo fa il gioco di Kiev consentendole di continuare i suoi attacchi provocatori» e ha invitato Guterres ad usare la sua autorità per accelerare la visita dell’Iaea. Ieri la Zakharova ha accusato il Dipartimento per la sicurezza dell’Onu di agire in modo irresponsabile, bloccando la visita.

Mentre Kiev accusa Mosca di aver ordito un pericoloso complotto per screditare le forze armate ucraine, diplomatici e militari russi  avvertono che «Gli attacchi alla centrale elettrica di Zaporozhye potrebbero causare un disastro peggiore del crollo del reattore di Chernobyl e dell’esplosione di vapore nel 1986».