25 sindaci toscani contro l’agrivoltaico. Legambiente: la lettera a Lollobrigida e Saccardi dimostra che servono più conoscenza e consapevolezza

Il 29 giugno il Cigno Verde invita tutti gli amministratori per ragionare dell’importanza dell’innovazione dell’agrivoltaico per la transizione energetica

[30 Maggio 2023]

I sindaci toscani dei Comuni di Altopascio (LU), Bibbona (LI). Calcinaia (PI) , Campiglia Mariƫma (LI), Capannoli (PI), Cascina (PI), Castellina Mariƫma (PI), Castiglione della Pescaia (GR), Cecina (LI), Chianni (PI),  Collesalveƫti (LI), Guardistallo (PI), Lajatico (PI), Montecatini Val di Cecina (PI),  Monteverdi Marittimo (PI),  Orciano Pisano (PI),  Palaia (PI), Pieve Fosciana (LU), Riparbella (PI), Santa Luce (PI), San Vincenzo (LI),  Sassetta (LI), Scansano (GR), Suvereto (LI), Terricciola (PI) e Volterra (PI), hanno scritto una lettera/appello al Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e alla vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi per per «Sottolineare i rischi per i territori rurali, in particolar modo di quelli di pregio agricolo, ambientale e paesaggistio, derivanti da una diffusione generalizzata e fuori da ogni criterio di programmazione del fotovoltaico a terra e dell’agrivoltaico sui suoli agricoli». (In allegato laversione integrale.

Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente, e Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e responsabile nazionale paesaggio per il cigno verde, considerano la lettera sottoscritta dai 25 sindaci «Un documento importante e da non sottovalutare. Leggendola, si apprende infatti che in merito al tema dell’agrivoltaico c’è ancora pochissima conoscenza e ancor meno consapevolezza. Parlare di rischi per i territori rurali, in particolar modo per quelli di pregio agricolo, ambientale e paesaggistico, derivanti dalla diffusione dell’agrivoltaico sui suoli agricoli, fa ben capire quanto ancora non sia chiara la portata epocale della svolta verso l’agrivoltaico che, per definizione, è in grado di coniugare agricoltura e produzione di energia pulita, senza consumo di suolo e soprattutto senza alcun genere d’impatto sull’attività agricola».

Gentili e Ferruzza spiegano ai sindaci che «Quando si parla di agrivoltaico non si fa riferimento a distese di fotovoltaico a terra bensì a pannelli “mobili” a inseguimento solare posizionati nei campi con altezze e secondo geometrie che consentono le lavorazioni agricole con i mezzi meccanici e il pascolo. Appare chiaro, dunque, che ci troviamo di fronte a una forma di convivenza particolarmente interessante per la decarbonizzazione del nostro sistema energetico, ma anche per la sostenibilità del sistema agricolo e la redditività a lungo termine delle aziende del settore che devono essere protagoniste di questa rivoluzione. Con l’agrivoltaico, la resa agricola è garantita e l’energia viene prodotta senza consumo di suolo ed emissioni inquinanti in atmosfera. Secondo le sperimentazioni più avanzate, attraverso l’agrivoltaico si crea inoltre una sinergia positiva tra produzione agricola e produzione energetica grazie all’ombreggiamento che consente di aumentare la resa di alcune colture. Conciliare agricoltura, produzione di energia e sostenibilità ambientale è pertanto possibile, a patto che venga presto colmato il vuoto legislativo esistente, vengano definite linee guida e vengano scongiurati i preconcetti evidenti che potrebbero rallentarne lo sviluppo. Il governo – proseguono i due componenti della Segreteria Nazionale di Legambiente – approvi al più presto norme adeguate e uniformi che permettano una realizzazione degli impianti corretta e trasparente, anche alla luce delle esperienze passate, in parte negative, riguardo all’installazione del fotovoltaico, e lavori a ogni livello per prevenire narrazioni fuorvianti e lontane dalla realtà. Ci auguriamo altresì che la Regione Toscana divenga un modello all’avanguardia per ospitare progetti innovativi e strategici di agrivoltaico».

Per agevolare il percorso di alfabetizzazione in merito al agrivoltaico, Legambiente ha promosso un incontro il 29 giugnoall’ENAOLI a Rispescia (GR), al Polo nazionale per l’agroecologia di Legambiente, con esponenti del mondo universitario e della ricerca scientifica che, con l’ausilio di modelli made in Italy di progetti di agrivoltaico già in funzione, spiegheranno l’importanza e le specifiche di questa innovazione. All’iniziativa saranno invitati gli amministratori comunali e regionali toscani. Il messaggio è chiaro: la vera transizione passa dalla conoscenza.