Vetro, aumenta la raccolta differenziata al Sud

[22 Settembre 2015]

Nel Sud Italia la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio in vetro avviati a riciclo conferma il trend positivo degli ultimi anni, con una crescita di +6,8% registrato per il 2014 rispetto all’anno precedente, che permette di raggiungere una resa media di 19 chilogrammi per abitante l’anno. Ancora lontani dalla media nazionale di 29,7 kg intercettati per abitante ma, tuttavia, il Sud che fino a pochi anni fa conferiva quantitativi per abitante molto bassi, evidenzia un recupero progressivo.

Target che sembrano lontani ma che invece si possono raggiungere (e si devono superare, secondo le leggi italiane), come dimostrano non solo il Comune di Salerno (30 Kg/abitante) ma anche la Campania e l’Abruzzo, ed anche superare (Sardegna 40,9 Kg/abitante).

«La raccolta differenziata degli imballaggi in vetro è un esempio di gestione intelligente delle risorse del paese. Infatti non solo permette di preservare l’ambiente, rendendo marginale l’uso della discarica per i rifiuti di imballaggi in vetro, ma mette in grado l’industria di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra.  I numeri della raccolta differenziata del vetro nel sud dell’Italia  –ha affermato Franco Grisan, presidente del CoReVe oggi al convegno “Raccolta differenziata del vetro, costo o opportunità?”, organizzato insieme a Anci – ci dimostrano che ci sono ancora ampi spazi di miglioramento: sia per quel che riguarda le quantità intercettate che per la qualità del materiale raccolto che deve consentire il successivo riciclo. L’obiettivo di questo incontro è proprio quello di far emergere proposte e soluzioni concrete per superare le inefficienze e gli ostacoli che penalizzano cittadini e territori del Sud grazie anche alla consapevolezza di quanto è già stato fatto finora».

Il rottame di vetro raccolto, una volta trattato efficacemente e trasformato in Materia Prima Seconda, può essere riciclato nelle vetrerie italiane per la produzione di nuove bottiglie e vasetti per alimenti ed il ciclo può essere ripetuto infinite volte, senza limiti, realizzando appieno quell’ “economia circolare”, considerata dall’Europa il pilastro dello sviluppo sostenibile e del futuro modello di crescita dei consumi della nostra società.

Per ottenere importanti risultati bisogna però puntare alla qualità della raccolta differenziata, oltre alla quantità, e fare in modo che bicchieri e oggetti di cristallo, piatti e tazzine di porcellana, o contenitori in pyrex, quando si rompono e vengono buttati non siano mescolati ai rifiuti degli imballaggi in vetro perché, pur assomigliandogli, sono fatti di materiali diversi ed inquinano la raccolta. Proprio a causa della presenza di questi inquinanti, su 1.764.000 tonnellate di vetro proveniente dalla raccolta differenziata nazionale, nel 2014, 149.000 tonnellate sono state scartate e avviate nelle discariche.

«È  importante – ha concluso Grisan – che il Sud acceleri il suo trend di crescita, ma che lo faccia impostando da subito organizzazioni di raccolta che mirino ad un basso livello di materiali inquinanti e che non usino compattatori». Il fine della raccolta differenziata – che rimane un utile mezzo – dev’essere infatti ben chiaro, e puntare al riciclo.