Un laboratorio nazionale di economia civile in Maremma

La proposta lanciata a Festambiente nelle giornate dedicate all’economia civile

[10 Agosto 2016]

In occasione della giornata dedicata – all’economia civile da Festambiente – in corso a Rispescia (Gr),  Enrico Fontana, responsabile Economia civile Legambiente ha lanciato la proposta che la Maremma si accrediti come laboratorio nazionale di economia civile. Una proposta condivisa da Francesco Carri, presidente della Banca della Maremma e dal direttore della Caritas della Diocesi di Grosseto, Don Enzo Capitani, che la inserisce nel quadro della realizzazione della scuola “Economia e comunità”, che prevede un percorso in 5 moduli, riservato a un numero massimo di 30 iscritti, che si pone come opportunità per il territorio avvalendosi di docenti universitari, economisti e sociologi che offrono un percorso approfondito per conoscere le vie alternative a un sistema economico che ha perso di vista la persona, le relazioni e i beni comuni.

Don Enzo Capitani ha sottolineato che «Ormai da tempo abbiamo perso il concetto di comunità e dato troppa importanza a quello di individualità. Se c’è povertà è perché c’è ingiustizia, ed è il momento di mettere mano alla vera giustizia. Dobbiamo capire che non ci sono padroni e che i beni devono essere condivisi da tutti. Occorre impegnarsi per la giustizia: non si possono, infatti, spacciare come atti di carità quelli che invece spettano di fatto alla giustizia».

Carri  ha aggiunto: «In tutti gli interventi che facciamo e in tutti i progetti che accettiamo vogliamo un percorso di crescita della società dove operiamo. L’economia di comunità sta proprio in questo, e noi cerchiamo di seguirla anche in altri progetti: non solo come questo ma anche come quello che condividiamo con Legambiente sulle energie rinnovabili. Bisogna lavorare tutti i giorni in un’ottica di economia civile, rispettando l’enorme valore del risparmio».