Grande successo del made in italy e dell'economia circolare. E la musica si mobilita per un'Europa che accoglie

Trentennale di Festambiente, si è chiusa un’edizione record

La maremma capitale dell'ambiente per 10 giorni e modello di sostenibilità ambientale

[20 Agosto 2018]

I trent’anni di Festambiente si sono rivelati un’edizione record, grande è stato il successo di pubblico, tutti, visitatori affezionati e non hanno voluto essere presenti per soffiare la trentesima candelina del festival più famoso della Maremma. Il notevole numero di presenza è la dimostrazione che i cittadini hanno voglia di conoscere ed essere protagonisti delle politiche ambientali e dei cambiamenti degli stili di vita rispetto a una politica italiana che ancora deve fare molta strada.

«Se dobbiamo parlare di un obiettivo raggiunto in questa edizione è la grande sensibilità dei visitatori che dimostrano con le proprie scelte personali quanto l’ambiente non sia un tema marginale ma prioritario – afferma Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente – altrettanto non avviene per i decisori politici che spesso non riescono a centrare gli obiettivi principali e le priorità dal punto di vista ambientale. La politica italiana non investe ancora totalmente nell’ambiente come centrale per le politiche economiche e sociali del paese, ma i grandi numeri della trentesima edizione della manifestazione testimoniano la necessità insita nelle persone di un cambiamento radicale».

Per dieci giorni la Maremma è diventata una vera e propria capitale dell’ambiente. Quello maremmano è, infatti, un territorio che merita sicuramente una grande attenzione e può davvero diventare un modello di sostenibilità dal punto di vista turistico agricolo e della salvaguardia ambientale, un vero e proprio laboratorio dove l’ecologia è al centro a livello nazionale. Occorre una maggiore attenzione sulla Maremma, che diventerà uno dei maggiori distretti del cibo, che dovrà essere indirizzato verso la sostenibilità.

Da segnalare il grande successo dei tre padiglioni principali: il padiglione del cibo italiano e della dieta mediterranea, economia circolare e natur&turismi. I tre spazi sono stati allestiti interamente con l’utilizzo di materie seconde hanno ospitato molti dibattiti con un notevole successo a livello di spettatori, a dimostrazione che c’è una domanda da parte del pubblico su questi temi molto forte, alla quale spesso le città reali che sono al di fuori dei confini di festambiente non sanno rispondere.

Grande successo dell’area bambini con una presenza enorme di giovani e famiglie fin dalle prime ore di apertura. Il programma di Scienzambiente, il festival nel festival per bambini e ragazzi fino ai 14 anni è stato ricco di proposte dalla robotica all’archeologica, dall’astronomia, alla biologia, al soccorso della fauna selvatica con molti laboratori in cui i più piccoli sono stati i veri protagonisti e hanno imparato giocando.

Di grande spessore le performance musicali che ogni sera fino a tarda notte hanno fatto divertire il pubblico unendo musica, politica e sostenibilità. anche la musica si è mobilitata per un’Europa che accoglie e che non volti le spalle al Mediterraneo e ai problemi di chi è costretto a scappare da guerre causate dal prelievo di materie prime da parte dei Paesi occidentali e da territori ormai invivibili, anche a causa dei cambiamenti climatici, sostenendo la raccolta firme Welcoming Europe, per un’Europa che accoglie. Un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) di cui Legambiente è promotrice insieme a tante altre associazioni e che ha come obiettivo il cambiamento delle politiche europee sui migranti. Tanti gli artisti, da Piero Pelù alla Bandabardò ai Modena City Ramblers, che hanno sposato e sostenuto Welcoming Europe in occasione di Festambiente, ribadendo l’importanza delle parole accoglienza e umanità. Tra gli ultimi Roberto Vecchioni e Goran Bregović che hanno sottoscritto la raccolte firme invitando a loro volta i cittadini a fare altrettanto.

E come ogni anno l’impatto ambientale della festa è stato azzerato grazie all’accordo con AzzeroCO2. Tra le buone pratiche portate avanti all’interno della festa anche la differenziazione dei rifiuti, che ha raggiunto quota 90%, l’utilizzo di materie seconde nell’allestimento dei padiglioni e delle aree gioco e relax, oltre al risparmio energetico e idrico. Nei bar e nei ristoranti della festa sono state usate soltanto stoviglie in materiale biodegradabile, e l’acqua è stata servita solo in brocche di vetro, per eliminare l’uso della plastica usa e getta. Infine tutto il materiale organico ricavato dai dieci giorni di Festambiente verrà trasformato in compost che sarà utilizzato per favorire la ripresa di aree verdi colpite dagli incendi dello scorso anno nel comune di Grosseto e Castiglione della Pescaia. Tutto nell’ottica del rispetto dell’ambiente che ci circonda, per condividere e ribadire l’importanza di uno stile di vita sostenibile e consapevole.

di Festambiente