Sviluppo sostenibile, meno povertà in Toscana ma gli obiettivi al 2030 restano lontani

Dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile un’analisi sui progressi (e le lacune) in merito all’Agenda Onu

[15 Dicembre 2020]

Il rapporto I territori e lo sviluppo sostenibile, presentato oggi dall’ASviS, mostra che l’Italia è ancora lontana dalla sostenibilità economica, sociale e ambientale, ma sempre più regioni, provincie e città metropolitane guardano al futuro e pianificano le loro strategie usando l’Agenda 2030 dell’Onu: un contesto dove rientra anche la Toscana, sebbene con risultati altalenanti.

Secondo i dati messi in fila dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, la Toscana «presenta andamenti simili a quelli nazionali in quasi tutti gli ambiti», ovvero un trend non molto incoraggiante, anche se gli spunti positivi non mancano.

Riguardo al raggiungimento dei target Onu, la regione ha già raggiunto quello relativo al Goal 1 (ovvero “Entro il 2030 raggiungere quota 21,8% di persone a rischio povertà o esclusione sociale”, mentre al 2018 è già stato raggiunto un pur migliorabile 19,3%) e presenta andamenti incoraggianti per i Goal 2 (coltivazioni biologiche), 3 (mortalità per maggiori cause), 4 (abbandoni scolastico e laureati), 8 (occupazione), 11 (PM10) e 16 (affollamento delle carceri), che dovrebbero consentirle di raggiungere i relativi target.

Si osservano invece significativi allontanamenti dai target relativi all’efficienza idrica, al consumo di suolo e alla disuguaglianza nel reddito. Per quest’ultima, la regione aveva quasi raggiunto l’obiettivo nel 2013 (con un indice di disuguaglianza pari a 4,3), ma l’aumento osservato a partire dal 2014 l’ha portata ad allontanarsi nuovamente dal target.

Più in generale, i progressi più evidenti per la Toscana si osservano per i Goal 1, 5 e 12. Nell’ambito Povertà diminuiscono, rispetto al 2010, la povertà relativa (-1,4%) e la quota di persone che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (-2,4%) e in abitazioni con problemi strutturali (-11,3%). Con riferimento alla Parità di genere, aumentano le donne nel Consiglio regionale e diminuisce la differenza di genere nella retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti. Nel Goal 12 aumentano la raccolta differenziata e diminuiscono i rifiuti conferiti in discarica e la produzione di rifiuti pro-capite.

Spiccano, tra gli andamenti negativi, i Goal 6, 10 e 16. Nell’ambito Acqua e servizi igienico-sanitari la regione si attesta al di sotto della media nazionale lungo tutta la serie storica e presenta un peggioramento dell’efficienza idrica (-4,9% rispetto al 2012) e della fiducia delle famiglie per la qualità dell’acqua corrente (-5,2% rispetto al 2010).

Si compensano, nell’andamento del Goal 10, l’aumento (rispetto al 2010) della disuguaglianza nel reddito e la riduzione (rispetto al 2012) della mobilità dei laureati. Il deterioramento del Goal 16 rispetto al 2010 è principalmente spiegato da un aumento dei reati per mille persone, con una variazione del 51,7% nel tasso di reati predatori e un raddoppio delle truffe e frodi informatiche.

L. A.