Sme Power, in Toscana la lotta ai cambiamenti climatici passa dalle Pmi

Fratoni: «Usufruire di fondi europei per sostenere la transizione verso un efficientemente energetico»

[10 Settembre 2019]

La cooperazione internazionale ha un valore cruciale per contrastare un fenomeno globale come i cambiamenti climatici, e nel giorno in cui all’Italia torna ad essere assegnata una commissione europea di primo piano – gli Affari economici, affidati a Paolo Gentiloni –, a Firenze è stato ufficialmente presentato Sme power, un progetto finanziato dall’Ue e che coinvolge sette diversi Paesi con la Toscana capofila, per dare alle piccole e medie imprese il ruolo che meritano nella lotta al riscaldamento globale.

«La lotta ai cambiamenti climatici passa anche dalle Pmi, che rappresentano il tessuto produttivo della nostra regione e possono dare un contributo importante in termini di sostenibilità ambientale – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni – Per questo il progetto SME Power rappresenta un’occasione importante – ha proseguito Fratoni – che ci permette di usufruire di fondi europei per sostenere la transizione verso un efficientemente energetico, con la conseguente riduzione dei costi da parte delle aziende, e soprattutto contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio. Siamo orgogliosi che capofila del progetto sia Arrr, l’Agenzia regionale da gennaio è stata rinnovata e si occupa anche di energia avendo riassunto le competenze delle agenzie provinciali. Ci sono quindi tutti gli strumenti operativi per intraprendere al meglio questo percorso e far sì che la Toscana sia in linea con le politiche europee e in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici guardando soprattutto alle future generazioni. C’é una sensibilità diffusa verso questo tema, e le istituzioni devono rispondere con determinazione e la capacità di stare su percorsi internazionali come questo».

Come già spiegato su queste pagine, Sme power è un progetto quadriennale che ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia dei Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr) dedicati alle politiche di incentivazione degli interventi delle Pmi per ridurre i consumi di energia e conseguentemente le emissioni di CO2, e di definire politiche pubbliche che guidino le Pmi attraverso le fasi di investimento necessarie per migliorare l’efficienza energetica nei loro processi produttivi, nella ristrutturazione dei loro edifici, nell’innovazione dei loro prodotti e nello sviluppo delle loro potenzialità, aumentando la loro quota di energia rinnovabile. Un contributo di fatto indispensabile: le piccole e medie imprese (Pmi) rappresentano l’ossatura dell’economia toscana, con più di 11mila realtà diffuse sul territorio in grado di dare lavoro a oltre 273mila persone.

L. A.