Slitta al 27 marzo al Mise il Tavolo di confronto sugli incentivi per la geotermia

La convocazione riguarda anche i sindaci geotermici, che parteciperanno con una delegazione

[11 Marzo 2019]

Ormai da mesi i sindaci dei Comuni geotermici toscani cercano di aprire un confronto con il ministero dello Sviluppo economico (Mise) in tema di incentivi per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, dopo che il Governo – attraverso lo schema di decreto Fer 1, attualmente all’esame della Commissione Ue – ha escluso per la prima volta dal computo la geotermia. Uno spiraglio si è finalmente aperto sul finire della scorsa settimana, ma si registra oggi uno slittamento dei tempi: inizialmente previsto per il 21 marzo (con la presenza da subito annunciata della Regione Toscana), l’appuntamento è adesso in agenda per il 27 marzo.

A comunicarlo è Anci Toscana che, d’intesa con l’Associazione dei comuni a livello nazionale, informa come «la convocazione del Mise relativa al Tavolo di confronto sugli incentivi per la geotermia» sia fissata per mercoledì 27 marzo alle 15, presso la sede del Mise. Il nutrito gruppo dei sindaci geotermici sarà rappresentato da una delegazione (il contatto Anci è stato rivolto al sindaco di Pomarance e a quello di Monterotondo Marittimo), che avrà l’occasione per confrontarsi in prima persona sul tema degli incentivi con il ministero dello Sviluppo economico.

Il sottosegretario con delega all’Energia, Davide Crippa, ha infatti affermato nei giorni scorsi che «è di prossima emanazione il decreto sulle rinnovabili Fer 2 che introdurrà una disciplina più organica sulla geotermia, attraverso un meccanismo incentivante che garantirà un miglioramento dal punto di vista ambientale ed energetico». Secondo il sottosegretario «l’obiettivo è quello di andare incontro alle preoccupazioni provenienti dai sindaci e dai comitati di cittadini presenti su tutto il territorio nazionale, promuovendo la qualificazione tecnologica sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni degli impianti». Parole incoraggianti ma assai vaghe, che lasciano ogni scenario ancora aperto: gli impianti e le tecnologie attualmente presenti in Toscana, dopo che la Regione ha approvato a gennaio una nuova legge con più stringenti vincoli ambientali, saranno ricompresi nel contesto tracciato dal Mise? Dopo mesi di silenzi, i sindaci geotermici cercheranno una prima risposta sui fatti.

L. A.