Siria: Italia e tre agenzie Onu insieme per promuovere la resilienza

Iniziativa congiunta nel governatorato di Deir ez-Zour in Siria per tutelare le donne e favorire il rientro degli espatriati

[26 Maggio 2021]

Nell’ambito della risposta integrata alla “crisi nella crisi” in Siria, governo italiano, United Nations Development Programme (UNDP), Fao e United Nations Population Fund (UNFPA) collaborano per sostenere una ripresa resiliente e precoce alle comunità vulnerabili nel governatorato di Deir ez-Zour con un finanziamento di 3 milioni di euro.

Dal 2019, i- l’Italia e le 3 agenzie Onu sostengono congiuntamente la risposta alla crisi siriana, aggravata dalla pandemia di Covid-19, ripristinando mezzi di sussistenza e sistemi di protezione sociale, compreso l’accesso ai servizi di base, per affrontare gli impatti devastanti di 10 anni di guerra civile e internazionale sulla vita della popolazione più vulnerabile.

In un comunicato congiunto si legge che «Nel quadro dell’operazione umanitaria in Siria, questo progetto congiunto sosterrà la resilienza delle comunità urbane e rurali a Mayadin attraverso una serie completa di servizi e attività. Questi forniranno supporto mirato ai gruppi vulnerabili per: a) stabilire attività generatrici di reddito e aumentare l’inclusione socioeconomica delle persone con disabilità (PwD); b) disponibilità e accessibilità di servizi di prevenzione e risposta completi di qualità per la salute riproduttiva e la violenza di genere (GBV), compresa la partecipazione di uomini e ragazzi alle iniziative di prevenzione primaria della violenza di genere; c) occupazione dignitosa ed equa, opportunità di generazione di reddito e dieta diversificata sono aumentate per le donne e le famiglie con capofamiglia femminili attraverso l’agricoltura e la trasformazione agricola.

Nell’agosto 2020, distretto di Mayadin, nel sud-est di Deir ez-Zour, vivevano 106.010 persone e l’area e i suoi dintorni hanno subito gravi danni alle infrastrutture locali, ai servizi di base ed l’esodo di gran parte della popolazione. Secondo stime Onu, «A Mayadin 62.057 persone hanno bisogno di sostegno umanitario e le donne e le persone con disabilità sono le più vulnerabili». L’intervento congiunto di Italia e Onu si concentra intorno al Centro di sviluppo rurale della città e punta a portare benefici, direttamente e indirettamente, a 80.000 persone, 33.600 delle quali sono siriani rimpatriati, 20.000 donne in età riproduttiva e 800 persone con disabilità. Contribuirà a realizzare localmente 5 Obiettivi di sviluppo sostenibile(1, 2, 5, 8, 17).

L’incaricato d’affari d’Italia in Siria Massimiliano D’Antuono, si è detto molto felice di aver firmato l’accordo: «Spero possa essere un esempio di come un approccio integrato alla resilienza possa rispondere efficacemente agli enormi bisogni della popolazione siriana colpita dalla crisi umanitaria», Dopo aver visitato Mayadin dove ha incontrato la comunità locale per capirne meglio le esigenze,  Ramla Khalidi, rappresentante residente dell’UNDP in Siria, ha detto che «Il generoso sostegno del governo italiano ci consente di attuare, insieme ad altre agenzie sorelle delle Nazioni Unite, interventi di recupero precoce a livello locale che avranno un impatto reale sulle vite e sui mezzi di sussistenza delle donne e degli uomini qui, molti dei quali dipendono interamente dall’agricoltura».

Secondo Mike Robson, rappresentante della Fao in Siria, «Affinché l’agricoltura porti a migliori condizioni di vita, gli agricoltori devono essere in grado di aggiungere valore e commercializzare i loro prodotti. Questa attività a Deir Ezzor si concentra sulla produzione e lavorazione di ortaggi; attività di formazione; vendite e marketing e si rivolge inoltre alle donne e ai giovani locali nelle aree rurali»,

Iyad Nasr, rappresentante dell’UNFPA in Siria, conclude: «La partecipazione attiva delle donne all’economia e alla vita sociale delle loro comunità è un ingrediente indispensabile per ricostruire e mantenere la resilienza, in modo equo. Proteggere le donne e le ragazze e garantire alle donne l’accesso all’assistenza e ai servizi per la salute riproduttiva è un diritto fondamentale. L’UNFPA è orgogliosa di collaborare pienamente con l’UNDP, la Fao e il governo italiano, per creare un modello di resilienza in Siria».