Si è aperto il sipario sulla XI edizione del Festival delle colline geotermiche

La kermesse dedicata a “Essere presente”, realizzata da Officine Papage, ha in corso le tre giornate di anteprima inaugurale

[8 Luglio 2022]

L’anello dell’Arena geotermica, la torre refrigerante della Centrale 3 di Larderello diventata teatro, quest’anno è più che mai il simbolo di una rinascita possibile e cuore metaforico di tutto il Fesival delle colline geotermiche, la kermesse – giunta ormai all’XI edizione – organizzata da Officine Papage con la direzione artistica di Marco Pasquinucci e quella organizzativa di Annastella Giannelli.

Oggi e domani, infatti, l’Arena ospita L’imbarazzo dell’Infinito. Esperienza per spettatore solo di Officine Papage, che torna a grande richiesta dopo due anni prendendo per mano la persona che da sola entra nella torre, grande cattedrale del silenzio, e si avventura in un viaggio dentro se stessa, in dialogo attraverso le cuffie con la voce dell’Infinito. Un’esperienza quasi mistica in uno scenario unico al mondo, realizzato da Enel green power ed aperto al grande pubblico proprio con il Festival delle colline geotermiche 2017.

Quest’anno, il Festival delle colline geotermiche è realizzato con il sostegno di ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pomarance (PI), Comune di Castelnuovo Val di Cecina (PI), Comune di Monteverdi Marittimo (PI), Comune di Monterotondo Marittimo (GR), Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Scl Ambiente srl ed Enel green power.

Il filo conduttore dell’intera kermesse, iniziata ieri, è “Essere presente”: in un tempo segnato da traumi e distanze, la risposta è nella presenza e nell’attenzione: «Abitare le giornate e i luoghi per confrontarsi col senso, giocare con i propri limiti quotidiani, ma anche e soprattutto sorridere tanto, respirare dentro e cercare la bellezza sempre», ricorda Pasquinucci.

In particolare, all’interno del Festival l’Arena geotermica accoglierà anche altri eventi oltre a quelli previsti tra oggi e domani: qui, infatti, si terrà anche il fashion show acquatico di Stefano De Lellis, “WoMen love body” (23 luglio), mentre per il 16 agosto le geometrie imponenti ospiteranno una doppia serata di magia sonora che si aprirà con “Dickinson’s Walk” di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti (IRAA Teatro), per chiudersi – senza soluzione di continuità – con “Drummophone”, concerto elettronico di Riccardo La Foresta (in collaborazione con Electropark). Saranno due momenti di un’unica azione performativa: all’inizio ogni spettatore seguirà l’attrice Roberta Bosetti, ascoltando in cuffia brani tratti dall’opera di Emily Dickinson, la poetessa americana che cantava nel chiuso della sua stanza la grandezza della natura. Finché le note del concerto cominceranno a fluire e il pubblico, liberato dalle cuffie, si immergerà nell’universo musicale di Riccardo La Foresta, un atto ibrido tra i campi della sound art, dell’improvvisazione, della musica acusmatica e della musica dei droni, che lascia agire lo spazio per creare risonanze uniche e irripetibili.

In questi tre giorni inaugurali (7-9 luglio), inoltre, si svolgono l’Agorà curata da Laura Bevione (che si intitolerà provocatoriamente É davvero grave se una comunità non ha un teatro?), laboratori esperienziali di cinestetica e danzaterapia con Nicoletta Bernardini e Paola Consani, passeggiate guidate nel paesaggio suggestivo delle colline e spazi dedicati all’infanzia.  In scena, quattro debutti nazionali che fanno dell’essere presenti, all’ascolto di sé stessi e degli altri, il centro della loro poetica. La partenza ieri, giovedì 7 luglio, interrogandosi sul senso del gioco con il “Liberatutti” di Michelangelo Frola e Marta Abate (ScenaMadre), per arrivare alla originale sperimentazione firmata Officine Papage, “Rebecca. Uno spettacolo al Buio”, dal romanzo La vita accanto di Mariapia Veladiano, interpretato – a luci spente – da Marco Pasquinucci, con la consulenza di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, primi spettatori. Si continua con “Trucioli”, il nuovo spettacolo degli Omini, nato dai tanti frammenti di storie verosimili e assurde raccolte nel corso degli anni e lavorate nella fucina della loro bizzarra ‘segheria’, e si chiude tra comicità e impegno, sul fronte del cibo sostenibile, con “Il pelo nell’uovo” della compagnia La Ribalta Teatro.

Il Festival continua fino al 26 agosto con un calendario teatrale che mescola linguaggi e format tra i più diversi, sempre all’insegna della contemporaneità e della poesia: sedici spettacoli fra teatro, concerti, danza, fashion show e poi raid poetici su commissione e perfino podcast su Spotify e Telegram per un fantasy a puntate, nel progetto under 35 “Frammenti di suono”, nato da un gioco di ruolo. In questa XI edizione sono in calendario 18 eventi e 5 prime nazionali tra Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi M.mo e Monterotondo M.mo, accanto alle suggestive manifestazioni naturali dell’area geotermica sul crinale delle province di Pisa e Grosseto, in un paesaggio sospeso tra storia e futuro.

Nel dettaglio, in programma Francesca Sarteanesi in “Sergio. Un frammento minuscolo di una vita qualsiasi” (16 luglio); la straordinaria Chiara Bersani nel suo magico e visionario “Seeking Unicorns” (28 luglio); Serena Gatti e il suo teatro poetico, con “Icaro. I begin to lose control” (29 luglio): Mauro Ermanno Giovanardi in concerto alla Rocca Sillana (5 agosto); Babilonia Teatri e il suo “Mulinobianco. Back to the green future”, nella cornice affascinante e insolita della Discarica della Bulera di Pomarance, Carrozzeria Orfeo con “Stupida Show!” (7 agosto), il ‘paesologo’ e poeta Franco Arminio nel suo “Presente”, prodotto da Officine Papage (11 agosto), Federica Aloisio e Sabrina Vicari con le incredibili metamorfosi di “Anapoda” (13 agosto), Niccolò Fettarappa Sandri e la stravagante teologia dell’atto unico “Apocalisse tascabile” (20 agosto), Astrid Casali e Francesco Alberici con la loro ricerca tra realtà e rappresentazione, in “Diario di un dolore” (26 agosto).