Il turismo internazionale tornato al 60% dei livelli pre pandemia Covid-19

Ripensare il turismo, può essere un potente motore per lo sviluppo sostenibile (VIDEO)

Elizabeth Maruma Mrema: il turismo è in una posizione unica per contribuire all'inversione della perdita di biodiversità

[27 Settembre 2022]

Il tema del World Tourism Day  2022 – la Giornata Mondiale del Turismo . che si celebra oggi  è “ripensare al turismo”, e non potrebbe essere più attuale. Come ricorda Il segretario generale dell’United Nations World Tourism Organization (UNWTO), Zurab Pololikashvili, «La Giornata Mondiale del Turismo è sempre stata un’occasione per riunirsi e celebrare le numerose e variegate realizzazioni del nostro settore. Per la maggior parte degli ultimi quattro decenni, abbiamo celebrato la crescita senza precedenti del turismo in termini di dimensioni, portata e importanza. Nel 2022, riconosciamo ancora una volta le opportunità che il turismo ha apportato – e continua ad apportare – ovunque alle persone. Tuttavia, soprattutto quest’anno, riconosciamo anche che non possiamo tornare ai vecchi modi di lavorare. Bisogna ripensare al turismo. Mentre il mondo si riapre, dobbiamo imparare la lezione della pandemia e la relativa pausa nei viaggi internazionali. Nell’esporre le nostre debolezze, la crisi ci ha mostrato dove possiamo costruire più resilienza. E nell’esporre le disuguaglianze, ci ha anche mostrato dove possiamo offrire maggiore equità».

Per Pololikashvili, «L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, insieme ai suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, rimane il nostro obiettivo finale. Tuttavia, ogni parte del settore, dall’UNWTO e dai governi in alto, fino alle destinazioni e alle piccole imprese in basso, deve ripensare a come arrivarci. Questo richiederà la ristrutturazione dei modelli di business in modo che mettano le persone al primo posto. Il turismo ha sempre lavorato per i giovani, per le donne e per le comunità. Ma ora deve funzionare davvero anche con loro. Abbiamo bisogno di nuove voci e di nuove idee se vogliamo trasformare il nostro settore e costruire un turismo migliore per tutti. Ripensare uno dei maggiori settori economici del mondo non sarà facile. Ma siamo già a buon punto. La crisi ha ispirato e catalizzato la creatività. E la pandemia ha accelerato la trasformazione del lavoro, portando sia sfide che enormi opportunità per garantire che ancora più persone possano beneficiare della ripartenza del turismo. Stiamo anche facendo progressi significativi nel rendere il turismo un motore centrale delle economie verdi, blu e digitali, assicurando che la crescita non avvenga a spese delle persone o del pianeta. Siamo solo all’inizio. Il potenziale del turismo è enorme e abbiamo la responsabilità condivisa di assicurarci che sia pienamente realizzato. In occasione del World Tourism Day  2022, l’UNWTO invita sia i leader del turismo che tutti coloro che sono alla base dell’ampia e diversificata piramide turistica a fare una pausa, a riflettere e ripensare a ciò che facciamo e a come lo facciamo. Il futuro del turismo inizia oggi».

Secondo Elizabeth Maruma Mrema, segretaria esecutiva della Convention on biological diversity (CBD), «Il settore turistico si trova attualmente in una posizione unica per contribuire in modo significativo all’inversione della perdita di biodiversità. Gran parte dell’industria del turismo fa affidamento sulla bellezza della natura e sulle risorse che fornisce. Pertanto, sempre più attori del settore stanno ripensando al proprio ruolo e si stanno ora posizionando per diventare leader nella lotta alla perdita di biodiversità. Nell’ambito di un’economia circolare e verde, il settore svolge un ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile. Le migliori pratiche conosciute in ogni Paese uniscono il turismo e la conservazione della biodiversità, dall’eco-turismo alle offerte di turismo comunitario e degliagriturismi, dai viaggi di studio al geo-turismo e al volontariato. Ma ancora, è necessario fare di più. L’opportunità offerta al settore turistico oggi è quella di compensare in modo creativo le emissioni attraverso soluzioni basate sulla natura. E così facendo, coinvolgere dipendenti e collaboratori, nonché comunità ospitanti e viaggiatori, nella salvaguardia della natura come asset fondamentale per il turismo. E’ giunto il momento di un approccio positivo per la natura, motivo per cui il Segretariato CBD è stato lieto di approvare la recente pubblicazione “Travelling in harmony with nature””, pubblicata dal World Travel & Tourism Council»

La Maruma Mrema ha ricordato che «A dicembre, il mondo si riunisce al 15esimo meeting della Conferenza delle Parti a Montreal, in Canada, per intraprendere azioni ambiziose per vivere in armonia con la natura. Tutti i livelli e scale del turismo faranno parte delle soluzioni. La finalizzazione e l’adozione del post-2020 global biodiversity framework offrirà opportunità al settore turistico di continuare a produrre cambiamenti. In questo World Tourism Day, garantiamo che la visita di luoghi ricchi di diversità culturale e biologica rimanga parte della nostra vita e della vita delle generazioni future».

Nel suo messaggio ufficiale per il World Tourism Day. Il segretario generale dell’Onu António Guterres ha sottolineato che «La Giornata Mondiale del Turismo celebra il potere del turismo di favorire l’inclusione, proteggere la natura e promuovere la comprensione culturale. Il turismo è un potente motore per lo sviluppo sostenibile. Contribuisce all’istruzione e all’emancipazione delle donne e dei giovani e promuove lo sviluppo socioeconomico e culturale delle comunità. Svolge un ruolo fondamentale nei sistemi di protezione sociale che costituiscono la base per la resilienza e la prosperità. Dobbiamo investire in un turismo pulito e sostenibile, riducendo i consumi energetici del settore, adottando percorsi a emissioni zero e tutelando la biodiversità. Dobbiamo creare posti di lavoro dignitosi e garantire che i profitti vadano a vantaggio del Paese ospitante e delle comunità locali. Governi, imprese e consumatori devono allineare le loro pratiche turistiche con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e un futuro a 1,5° C. La sopravvivenza stessa di questo settore e di molte destinazioni turistiche, come i piccoli Stati insulari in via di sviluppo , dipende da questo. Non c’è tempo da perdere. Ripensiamo e reinventiamo il turismo e, insieme, offriamo un futuro più sostenibile, prospero e resiliente per tutti».

Intanto, il turismo internazionale ha continuato a mostrare forti segnali di ripresa. Secondo l’ultimo UNWTO World Tourism Barometer, gli arrivi di turisti internazionali sono quasi triplicati da gennaio a luglio 2022 (+172%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo significa che il settore ha recuperato quasi il 60% dei livelli pre-pandemia. L’ UNWTO  è convinta che «La costante ripresa riflette la forte domanda repressa di viaggi internazionali, nonché l’allentamento o la revoca delle restrizioni di viaggio fino ad oggi (al 19 settembre 2022, 86 Paesi non avevano restrizioni relative al Covid-19).

Pololikashvili, ha confermato che «Il turismo continua a riprendersi costantemente, ma permangono diverse sfide, da quelle geopolitiche a quelle economiche. Il settore sta riportando speranza e opportunità per le persone ovunque. Ora è anche il momento di ripensare al turismo, a dove sta andando e come influisce sulle persone e sul pianeta»”.

Si stima che, nei primi 7 mesi del 2022,  a livello internazionale circa 474 milioni di turisti hanno fatto viaggi, rispetto ai 175 milioni degli stessi mesi del 2021. A  giugno e luglio 2022 sono  stati registrati circa 207 milioni di arrivi internazionali, oltre il doppio delle cifre negli stessi due mesi dell’anno scorso. Questi mesi rappresentano il 44% degli arrivi totali registrati nei primi 7 mesi del 2022. L’Europa ha accolto 309 milioni di questi arrivi, pari al 65% del totale.

Infatti, dall’ UNWTO World Tourism Barometer emerge che «L’Europa e il Medio Oriente hanno mostrato la ripresa più rapida nel periodo gennaio-luglio 2022, con arrivi che hanno raggiunto rispettivamente il 74% e il 76% dei livelli del 2019. L’Europa ha accolto quasi 3 volte più arrivi internazionali rispetto ai primi 7 mesi del 2021 (+190%), con risultati sostenuti dalla forte domanda intraregionale e dai viaggi dagli Stati Uniti. La regione ha registrato una performance particolarmente robusta a giugno (-21% rispetto al 2019) e luglio (-16%), riflettendo un periodo estivo intenso. Gli arrivi sono saliti a circa l’85% dei livelli del 2019 a luglio. Anche la revoca delle restrizioni di viaggio in un gran numero di destinazioni ha alimentato questi risultati (44 paesi in Europa non avevano restrizioni relative al Covid-19 al 19 settembre 2022). Il Medio Oriente ha visto gli arrivi internazionali crescere quasi 4 volte su base annua nel periodo gennaio-luglio 2022 (+287%). A luglio gli arrivi hanno superato i livelli pre-pandemia (+3%), spinti dagli straordinari risultati dell’Arabia Saudita (+121%) dopo il pellegrinaggio dell’Hajj.  Anche le Americhe (+103%) e l’Africa (+171%) hanno registrato una forte crescita nel periodo gennaio-luglio 2022 rispetto al 2021, raggiungendo rispettivamente il 65% e il 60% dei livelli del 2019. L’Asia e il Pacifico (+165%) hanno visto gli arrivi più che raddoppiati nei primi 7 mesi del 2022, sebbene siano rimasti dell’86% al di sotto dei livelli del 2019, poiché alcuni confini sono rimasti chiusi ai viaggi non essenziali».

L’Europa del Mediterraneo meridionale, i Caraibi e l’America centrale hanno mostrato la ripresa più rapida rispetto ai livelli del 2019, ma anche l’Europa occidentale e l’Europa settentrionale hanno registrato ottimi risultati. A luglio gli arrivi si sono avvicinati ai livelli pre-pandemia nei Caraibi, nell’Europa meridionale e mediterranea (-6%) e nell’America centrale.

L’UNWTO conclude prudentemente che «Il contesto economico incerto sembra tuttavia avere invertito le prospettive di ritorno ai livelli pre-pandemia nel breve termine. Circa il 61% degli esperti vede ora un potenziale ritorno degli arrivi internazionali ai livelli del 2019 nel 2024 o successivamente, mentre quelli che indicano un ritorno ai livelli pre-pandemia nel 2023 sono diminuiti (27%) rispetto all’indagine di maggio (48%). Secondo gli esperti, il contesto economico continua a essere il principale fattore che pesa sulla ripresa del turismo internazionale. L’aumento dell’inflazione e l’impennata dei prezzi del petrolio si traducono in un aumento dei costi di trasporto e alloggio, mettendo sotto pressione il potere d’acquisto e il risparmio dei consumatori».

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  • Wonderful Indonesia - Witness the 42nd World Tourism Day 2022 in Bali, Indonesia!