Riceviamo e pubblichiamo

Riordino bonus edilizi, Arse: il Governo incentivi elettrificazione e pompe di calore

«Finchè le categorie più energivore (E, F, G), che sono il 75% del totale, non verranno efficientate, i cittadini continueranno a pagare troppi soldi e ad avere città inquinate»

[13 Luglio 2023]

Il Governo deve riaprire al più presto il ‘cantiere’ delle detrazioni fiscali in edilizia, nel segno di quanto ha scritto nella proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) inviato a Bruxelles, che prescrive che per il riscaldamento degli edifici sia fondamentale sfruttare a pieno il potenziale di riduzione dei consumi offerto dalle pompe di calore come sistema principale di riscaldamento.

L’elettrificazione, insieme alla decarbonizzazione del parco immobiliare residenziale del nostro Paese, è una leva fondamentale per rafforzare l’autonomia energetica e raggiungere la carbon-neutrality delineata dalla strategia energia e clima della Commissione europea.

Il comparto residenziale italiano è contemporaneamente un ‘pozzo senza fondo per le bollette degli italiani e una ciminiera: finchè le categorie più energivore (E, F, G), che sono il 75% del totale, non verranno efficientate, i cittadini continueranno a pagare troppi soldi e ad avere città inquinate.

Bene che il Governo abbia preso una posizione ambiziosa confrontandosi con l’Europa, delineando che oltre il 50% dei risparmi energetici dovranno essere realizzati nel settore residenziale, puntando a una crescita sostenuta delle pompe di calore.

Occorrerebbe su questo punto un impegno anche culturale del Governo, ovvero spiegare ai cittadini i motivi tangibili, in termini di consumi ed emissioni, che ci porteranno nel futuro ad abbandonare totalmente le caldaie a gas. Accanto a questo ovviamente serve che vengano messi in campo strumenti di incentivazione che siano mirati, equilibrati e premianti.

È positivo che in Parlamento si sia tornati a trattare di iniziative legislative sulle detrazioni, con proposte che tra le altre cose prevedono che per la riqualificazione energetica ci siano poche aliquote crescenti collegate alle prestazioni energetiche raggiunte; principio condivisibile e che da tempo proponiamo, ma per intercettare gli obiettivi europei occorre mettere in campo risorse realmente importanti.

La nostra proposta è quella di un bonus base del 65%, che sale all’80% con miglioramento di 2 classi energetiche e al 90% con miglioramento di 3 o più classi energetiche. Qualora il miglioramento delle classi venga conseguito anche attraverso l’elettrificazione dei consumi termici con l’installazione di pompe di calore la detrazione viene incrementata di un ulteriore 10%.

di Riccardo Bani, presidente dell’Associazione riscaldamento senza emissioni (Arse)