Riceviamo e pubblichiamo

Rimateria, le organizzazioni sindacali: «Chiudere non risolverebbe i problemi»

«Anzi metterebbe a rischio un territorio che si troverebbe delle discariche non più controllate e adeguatamente presidiate»

[2 Ottobre 2019]

Le organizzazionisSindacali di Rimateria, dopo tutte le vicissitudini degli ultimi tempi, ritengono opportuno intervenire sulla questione della discarica di Ischia di Crociano.

Circa 18 mesi fa, abbiamo cercato di illustrare ai cittadini qual era la nostra missione, quello che stavamo facendo prima che l’impianto di smaltimento fosse sequestrato. Oggi vogliamo continuare a informare di quello che facciamo e quello che faremo, continuare a operare per dare seguito alla riqualificazione ambientale delle aree a noi affidate.

È fondamentale partire da alcune considerazioni che non tutti in questi mesi di polemiche hanno fatto. I lavoratori di Rimateria con professionalità e competenza decennale svolgono la loro attività di smaltimento, gestione e trattamento dei rifiuti in un sito autorizzato e controllato nel rispetto delle normative vigenti.

L’operato dei lavoratori, così come le attività svolte, sono state sempre esercitate nel rispetto delle procedure, con professionalità e competenza. Ci sono disagi olfattivi? Certo che sì, stiamo lavorando per cercare di ridurre il più possibile le emissioni odorigene, stiamo ultimando i lavori per la completa captazione del biogas, ma voler chiudere Rimateria non risolverebbe tali problemi, anzi metterebbe a rischio un territorio che si troverebbe delle discariche non più controllate e adeguatamente presidiate. E poi c’è un’altra considerazione da fare, tali impianti di smaltimento come Rimateria sono necessari perché tutti noi, imprese e cittadini produciamo rifiuti in quantità. Dobbiamo pensare un mondo con meno discariche? Verissimo, ma allora tutti, nessuno escluso deve fare la sua parte producendo meno, molti meno rifiuti.

In questi 18 mesi molte considerazioni sono cambiate, da avere la solidarietà dei cittadini a essere accusati di essere attentatori alla salute pubblica, dall’augurare un’immediata riapertura alla richiesta di chiudere l’azienda.

Dover leggere e subire ogni giorno bugie, falsità, considerazioni senza fondamenti sta logorando. L’affermare che Colmata e Montegemoli sono centri civici, qualsiasi sia la fonte, è falso, falso sostenerlo, falso è convincere i cittadini di ciò. La relazione redatta dagli ingegneri dello studio Bonacci & Altieri di Pisa e recepita nel parere legale dello Studio Legale Volpe di Pisa precisa che Colmata e Montegemoli non sono centri abitati. I calcoli effettuati e una rigorosa lettura delle norme di legge portano alla conclusione che non sono centri abitati.

Peraltro, pare curioso inficiare la legittimità ambientale dell’intervento di Rimateria ricorrendo ad un aspetto tecnico che sarebbe criterio non escludente ai fini VIA.

Per noi, Rimateria deve continuare a vivere perché come abbiamo sempre sostenuto svolgiamo una funzione strategica fondamentale per il territorio, Rimateria è un presidio di tutela ambientale.

Vogliamo che Rimateria possa contribuire alle bonifiche. Lo riteniamo doveroso, bisogna esigere le bonifiche del territorio, ma da avviare in tempi celeri

Le organizzazioni sindacali in Rimateria continueranno a difendere il diritto alla dignità, alla professionalità all’onestà di ogni dipendente, dato che l’obiettivo è svolgere attività finalizzate alla tutela dell’ambiente e del territorio.

Non valutare le conseguenze della chiusura di Rimateria vuol dire non considerare le sciagurate conseguenze che si verificherebbero dalla non gestione del presidio ambientale.

di Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fiadelambiente