Riceviamo e pubblichiamo

Rimateria, dopo la Conferenza dei servizi 4 sindaci chiedono un incontro col presidente

«Se il piano concordatario non sarà accettato porterà al fallimento della società con conseguenti danni per i Comuni soci, in primis Piombino»

[5 Febbraio 2021]

Le sindache e i sindaci di Campiglia Marittima, San Vincenzo, Castagneto Carducci e Sassetta intervengono con una posizione unitaria sulle vicende Rimateria, dopo la prima seduta della Conferenza di servizi decisoria – svoltasi ieri – sul procedimento regionale per il rilascio della nuova Aia alla società. Riportiamo di seguito integralmente la posizione dei sindaci, a commento delle «notizie relative alla conferenza dei Servizi di ieri che ovviamente devono essere confermate e dettagliate dalla risposta scritta ufficiale della Regione, non ancora pervenuta».

Dopo mesi di assenza di confronto abbiamo chiesto per tramite delle organizzazioni sindacali di organizzare un incontro con il Presidente di Rimateria per conoscere lo stato dei fatti e capire che cosa sia avvenuto nella conferenza dei Servizi con la Regione Toscana.

Ferrari non ha perso tempo raccontando l’esito della conferenza dei servizi come il diniego della Regione all’AIA a causa di evidenze tecniche e maleodoranze (cit.). Dallo stesso Presidente apprendiamo invece che la Regione ha sospeso e non negato l’AIA, subordinandola al termine dei lavori previsti dalle prescrizioni regionali.

Il 3 di marzo sarà il termine per la presentazione del piano concordatario che se non accettato porterà al fallimento della società, con conseguenti danni per i Comuni soci, in primis Piombino. Il tono trionfalistico con cui Ferrari raccoglie la notizia è a dir poco fuori luogo ed irrispettoso per le decine di famiglie che vivono con quegli stipendi, nonché per la drammatica prospettiva di un intero territorio.

Ci spieghi il Sindaco di Piombino quale sia la strategia che vuole portare avanti perché ciò che noi vediamo è soltanto vuota propaganda atta ad assecondare la pancia delle persone e che non fa fare un passo avanti nell’interesse collettivo.

Ricordiamo bene il mantra “nessun rifiuto da fuori”, ebbene oggi i rifiuti proverrebbero dal nostro territorio e siamo a conoscenza che siano già arrivate richieste di conferimenti in questo senso. Stiamo parlando della fondamentale opera attesa da tempo la 398, piuttosto che lo smantellamento e la bonifica della centrale Enel che ad oggi sembra non possano essere gestite dalla nostra discarica e pertanto saranno portati altrove divenendo per qualcun altro, appunto, ‘rifiuti da fuori’.

Un’occasione imperdibile per dare concretezza e forza al lungimirante progetto di economia circolare che vedeva Rimateria protagonista per il risanamento di un intero territorio. Oggi quel progetto sembra definitivamente naufragato, ma non si vedono all’orizzonte strategie alternative, soltanto la volontà di smantellare quanto precedentemente costruito, indipendentemente dalla bontà o meno delle scelte fatte.

i sindaci Ticciati, Bandini, Scarpellini, Scalzini