Rifiuti, le discariche Csai sono state certificate Emas per la quarta volta

Si tratta del riconoscimento europeo per le aziende che si impegnano a garantire il rispetto di norme in materia di ambiente, e a perseguire un miglioramento continuo nella gestione delle proprie attività

[5 Agosto 2019]

Il Centro servizi ambiente impianti (Csai), l’azienda pubblico-privata della provincia di Arezzo che gestisce due discariche di proprietà per rifiuti urbani ed assimilabili agli urbani e per rifiuti speciali non pericolosi – Podere Rota nel Comune di Terranuova Bracciolini, Il  Pero nel Comune di Castiglion Fibocchi – ha ottenuto per la quarta volta il certificato Emas: ovvero il riconoscimento europeo per le aziende che si impegnano pubblicamente a garantire il rispetto di norme cogenti e aggiornate in materia di ambiente, e a perseguire un miglioramento continuo nella gestione delle proprie attività.

Csai ha ottenuto la prima registrazione al Sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas) nel 2008, e da allora gli è stata rinnovata per quattro volte, con l’attuale certificato che ha validità fino al 2022.

«Nell’Unione europea – dettagliano dall’azienda – sono stati censiti circa 5.000 siti di smaltimento di rifiuti (autorizzati), ma quelli che hanno ottenuto la registrazione Emas sono poco più di 200. Tra questi le nostre due discariche, di Podere Rota nel Comune di Terranuova Bracciolini e quella de “Il Pero” nel Comune di Castiglion Fibocchi. La registrazione Emas si accompagna al poker delle certificazioni degli standard internazionali che abbiamo raggiunto: ISO 9001 (qualità), ISO 14001 (ambiente), ISO 50001 (energia) e OHSAS 18001 (sicurezza e salute)».

È indispensabile infatti che anche le discariche legalmente autorizzate a operare siano gestite in modo da garantire smaltimenti in sicurezza dei nostri rifiuti: anche le discariche rientrano infatti all’interno della gerarchia europea per una corretta gestione della filiera integrata dei rifiuti, all’ultimo e conclusivo anello, con lo scopo di riservare i conferimenti all’interno di questa tipologia d’impianto per quei materiali da cui non è possibile recuperare materiali o energia.

Nel caso di Csai è il comitato Ecolabel Ecoaudit dell’Ispra – l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – a garantire che «questa organizzazione ha adottato un sistema di gestione ambientale conforme al regolamento Emas, allo scopo di attuare il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali e di pubblicare una dichiarazione ambientale. Il sistema di gestione ambientale è stato verificato e la dichiarazione ambientale è stata convalidata da un verificatore ambientale accreditato».