Rifiuti elettrici ed elettronici, al via in Toscana le Olimpiadi dei Raee

Ciolini (Alia): «Dal trattamento di 1 tonnellata di schede elettroniche presenti nei nostri dispositivi come pc, tablet, smartphone ed elettrodomestici di nuova generazione è possibile ricavare 129 kg di rame, 43 kg di stagno, 15 kg di piombo, 0,35 kg di argento e 0,24 kg di oro»

[11 Marzo 2022]

I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) rappresentano delle vere e proprie miniere urbane, che potrebbero permetterci di ridurre l’import di preziosi materiali dall’estero, ma che in larga parte continuiamo a sprecare.

La crescita costante dei consumi e della relativa vendita – anche on line – di queste apparecchiature non è infatti compensata da un analogo incremento della loro raccolta e conseguente avvio al riciclo: il dato italiano si è fermato nel 2020 al 36,8% dell’immesso al consumo, ancora lontanissimo dall’obiettivo europeo fissato al 65%. In Toscana la situazione è migliore della media nazionale, ma resta molto da migliorare.

Per questo il gestore unico dei servizi d’igiene urbana nell’Ato centro, Alia, lancia oggi la nuova campagna di comunicazione “Le Olimpiadi dei Raee”, ispirata allo sport agonistico ed ai suoi valori, con l’obiettivo è informare e sensibilizzare la cittadinanza attraverso simpatici spot video.

Si tratta di una campagna finanziata dal Centro di coordinamento Raee, e incentrata su tutti e cinque i gruppi in cui sono suddivisi i Raee: R1 – Apparecchiature refrigeranti (frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento, etc.); R2 – Grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, cucine economiche, etc.); R3 – TV e monitor (televisori, monitor di computer, etc.); R4 – PED CE ITC ( aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer- unità centrale, mouse, tastiera- stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere, etc.); R5 – Sorgenti luminose (neon, lampade a risparmio, a vapori di mercurio, sodio, ioduri, etc).

«I materiali che costituiscono questi rifiuti tecnologici sono particolari e di grande valore – spiega  Nicola Ciolini, presidente di Alia – plastiche di alta qualità, metalli pregiati, elementi particolari come le terre rare, componentistiche speciali. Secondo una recente ricerca, dal trattamento di 1 tonnellata di schede elettroniche presenti nei nostri dispositivi come pc, tablet, smartphone ed elettrodomestici di nuova generazione è possibile ricavare 129 kg di rame, 43 kg di stagno, 15 kg di piombo, 0,35 kg di argento e 0,24 kg di oro».

Non poco, considerando che nel 2020 secondo i dati del Centro di coordinamento Raee sono state ritirate e avviate a corretto smaltimento in Italia 365.897 ton di Raee, pari a una raccolta pro capite di 6,14 kg. In questo contesto, la Toscana registra una performance procapite pari a 7,99 kg/anno, mentre nel 2021 nei 58 comuni serviti da Alia sono state raccolte complessivamente 9892,75 t di Raee.

«Attraverso il Centro di coordinamento nazionale, se raccolti correttamente ed avviati al trattamento, questi materiali possono ritornare in nuovi prodotti tecnologici, diminuendo la richiesta di importazione di materie prime che spesso provengono da giacimenti sparsi per il pianeta», conclude Ciolini.