Rifiuti, contro lo stallo sull’End of waste la Toscana si confronta coi distretti industriali

Una pdl per formalizzare tavoli regionali sul lapideo, tessile, cartario, conciario, produzioni chimiche, apparecchiature elettroniche, scarti edili. Proposto anche il settore della siderurgia

[3 Aprile 2019]

L’assessore all’Ambiente Federica Fratoni ha presentato ieri nelle commissioni Ambiente e Sviluppo economico del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, una proposta di legge in materia di economia circolare che – dopo il concreto successo raggiunto attraverso il primo “patto sull’economia circolare” firmato tra Regione, Associazione conciatori e Rea impianti – punta a formalizzare tavoli regionali su un’ampia varietà di distretti industriali: lapideo, tessile, cartario, conciario, produzioni chimiche, apparecchiature elettroniche, scarti edili.

La proposta si inserisce in un contesto definito dall’assessore un po’ irrisolto a livello nazionale, soprattutto per quanto riguarda lo stallo sulla definizione dell’end of waste, ovvero l’elaborazione delle normative necessarie per stabilire quando un rifiuto può tornare sul mercato come prodotto, al termine di un processo di recupero.  «L’intervento normativo messo a punto dalla Toscana, sebbene composito, non può dirsi comunque complessivo – spiegano dunque dal Consiglio regionale – rispetto a quello che dovrebbe essere il pacchetto sull’economia circolare che, ha rilevato Fratoni, dovrebbe chiudere il cerchio e sancire il momento in cui la materia perde la caratteristica di rifiuto e torna ad essere opportunità di un nuovo processo produttivo. Ad oggi, ha ricordato, il tutto deve essere fatto attraverso una procedura ministeriale che porterà a un decreto, con tempi incompatibili col mondo dell’impresa. Ed ecco che la proposta di legge toscana, recuperando l’esperienza maturata con i tavoli tematici istituiti presso i vari distretti produttivi (sono stati ricordati quelli della carta, del tessile, del conciario e della pelletteria, mentre è in corso il confronto sul settore lapideo), punta ad una loro messa a sistema», anche attraverso una proposta legislativa per «la redazione di linee guida in materia di sottoprodotti».

Altro contenuto importante della proposta di legge è «la costituzione di un fondo regionale nel quale confluiscono le risorse pagate dai Comuni che non raggiungono le percentuali di raccolta differenziata previste (65 per cento)», alle quali «si prevede di aggiungere fino al 20% del gettito dell’ecotassa».

Per il presidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale, Stefano Baccelli, si tratta di un disegno di legge molto atteso e molto importante in quanto la Toscana – come del resto tutta Italia – è una regione povera di materie prime e la proposta di legge della Giunta, a detta del presidente, può rappresentare una vera occasione di ricchezza e nuovo benessere. Apprezzamento e condivisione dei principi ispiratori è arrivato anche dal presidente della commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi, che si è detto particolarmente favorevole alla distrettualizzazione e ha proposto che ai tavoli regionali si siedano anche altri importanti comparti dell’economia toscana, come il settore della siderurgia.