Ridurre i consumi energetici in stand-by, dalla Commissione Ue via libera alle nuove norme

Passa da qui l’opportunità di risparmiare oltre mezzo miliardo di euro ogni anno

[17 Aprile 2023]

La maggior parte degli apparecchi elettrici continua a consumare elettricità anche quando è spenta o in modalità “stand-by”.

Per questo, ormai dal 2008, l’Ue dispone di norme – che coprono circa 800 milioni di prodotti venduti ogni anno – che stabiliscono requisiti minimi di efficienza. A oltre un decennio dall’ultimo aggiornamento, oggi la Commissione Ue ha adottato i nuovi criteri dopo un ampio confronto con Parlamento e Consiglio europei.

Grazie alle norme rivedute, le informazioni sul consumo energetico dei dispositivi in modalità “stand-by”, “spento” e “stand-by in rete”, nonché sulla quantità di tempo necessaria ai prodotti per raggiungere automaticamente una di queste modalità, saranno più facilmente accessibili ai consumatori.

Inoltre, si amplia il perimetro dei prodotti ricadenti all’interno della normativa: ad esempio, includendo i prodotti provvisti di un alimentatore esterno a bassa tensione, come piccole apparecchiature di rete (tra i quali router per il Wi-Fi e modem) o altoparlanti senza fili.

Secondo le stime della Commissione, riducendo «la quantità di energia elettrica consumata dai prodotti in modalità “risparmio energetico”, entro il 2030 si produrrà un risparmio energetico annuale di 4 TWh, corrispondente a un risparmio annuale di CO2 pari a 1,36 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Ciò apporterà anche benefici ai consumatori, riducendo i costi delle bollette e permettendo così un risparmio totale stimato di 530 milioni di euro all’anno entro il 2030».