Radicondoli, il teleriscaldamento geotermico ha più che dimezzato le bollette per i cittadini

Prima la spesa media per un’abitazione di circa 100 metri quadri era di 2000 euro l'anno, ora 840 euro. E i vantaggi si amplieranno grazie al secondo lotto: la prima gara attesa in autunno

[20 Agosto 2021]

La climatizzazione degli edifici in cui viviamo rappresenta uno dei principali fattori con cui contribuiamo ad alimentare sia la crisi climatica in corso, sia l’inquinamento atmosferico: da un recente studio elaborato da Elemens per Legambiente e Kyoto Club emerge che, in Italia, il riscaldamento domestico genera il 18% delle emissioni climalternanti nazionali e il 53% di quelle di Pm10.

Promuovere fonti energetiche alternative alle fossili, come la geotermia, rappresenta dunque un passo fondamentale per contrastare il cambiamento climatico; nel caso del teleriscaldamento geotermico si possono ottenere al contempo grandi risparmi per i cittadini che ne fanno uso, come mostra il caso di Radicondoli.

Attivo dall’ottobre 2019 dopo investimenti da oltre 5 milioni di euro realizzati grazie alle royalty geotermiche e non un euro d’indebitamento da parte del Comune, il primo lotto del teleriscaldamento di Radicondoli nasce dall’impegno profuso sin dal 2009 dall’allora sindaco Emiliano Bravi – oggi presidente del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) –, che lungo due mandati ha seguito l’intero iter di sviluppo dell’opera.

Un impegno i cui riflessi si soppesano adesso direttamente nelle tasche dei cittadini: «Prima del teleriscaldamento il costo medio per una abitazione di circa 100 metri quadri era di 2000 euro l’anno, ora 840 euro», informano dal Comune. La gestione dell’impianto è stata affidata a Ges, società in house dei comuni geotermici, e i risparmi potrebbero crescere ancora man mano che aumentano gli allacci: «Ci vogliono tante utenze – argomenta il sindaco di Radicondoli, Francesco Guarguaglini – Ad ora le utenze allacciate sono 117 utenze e il conto è positivo. Nei prossimi mesi cercheremo di trovare le strategie per ridurre il costo pro capite, mentre gli allacci al teleriscaldamento crescono».

Un’opportunità che prossimamente sarà estesa anche gli abitanti di Belforte, che saranno interessati dal secondo lotto dell’infrastruttura. Come dettagliato proprio dal sindaco – assieme a giunta e consiglieri comunali – ai tanti cittadini che hanno presenziato le due assemblee pubbliche tenutesi ad agosto, si aprono prospettive per il lotto 2 del teleriscaldamento, suddiviso in due sotto lotti: il primo potrebbe andare in gara già in autunno.

Radicondoli è il secondo produttore di energia geotermica dopo Pomorance, «la geotermia dunque è centrale», sottolineano dal Comune. Su questo aspetto il primo cittadino ha ricordato le sfide che Radicondoli insieme ai comuni geotermici ha di fronte con la scadenza e il rinnovo delle concessioni nel 2024: «Noi ribadiamo il nostro no alla centrale di Montecastelli, la nostra volontà di tutelare il territorio con l’introduzione di migliorie e innovazioni tecnologiche verso la sostenibilità ambientale e lo sviluppo dell’occupazione».