Riceviamo e pubblichiamo

Pozzo geotermico di Agnano, Ugi: «Salvaguardare sicurezza e sperimentazione»

«Scarsa rilevanza ambientale di questo incidente, ma le apparenti leggerezze nell’affrontare un semplice inconveniente indicano la necessità di ristabilire un clima di fiducia reciproca»

[14 Luglio 2020]

Da oltre un mese ad Agnano, nei Campi Flegrei, un pozzo geotermico di piccola profondità sta erogando vapore senza alcun controllo e i cittadini ne chiedono la chiusura in tempi brevi. L’Unione geotermica italiana (Ugi) comprende bene le ragioni di tale richiesta, visto il turbinio di notizie circolate. D’altro canto sottolinea che la buona tecnica prevede in casi simili l’immediata “messa in sicurezza” del pozzo mediante operazioni semplici, sicure e basate su tecniche ben consolidate, eliminando la fuoriuscita del vapore.

Occorre rassicurare la popolazione sulla scarsa rilevanza ambientale di questo incidente: pozzi di questo tipo ne sono stati effettuati numerosi in passato nella zona senza pregiudicare la sicurezza.

Peraltro, se davvero ci fosse stato un rischio effettivo, dopo un mese di abbandono e di indecisione si sarebbe innescato un vero disastro ambientale, che non è avvenuto e resta un’ipotesi remota. Mentre si svolgono le indagini per verificare le varie responsabilità tecniche e formali, va garantita l’unica cosa veramente urgente, ovvero la sicurezza dei cittadini, senza compromettere inutilmente il progetto di ricerca nel quale si inserisce la perforazione.

L’Ugi è preoccupata della debolezza dimostrata dal modello di gestione di questo piccolo progetto geotermico sperimentale, che ha invece un grande valore scientifico e dimostrativo, per la sperimentazione di un sistema innovativo di utilizzazione del calore geotermico a fini elettrici, termici e di raffrescamento (la cosiddetta “trigenerazione”) con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili ed il costo per i cittadini (economico ed ambientale) del riscaldamento e la climatizzazione.

Le apparenti leggerezze di natura tecnica in fase di esecuzione e l’indeterminatezza di ruoli e competenze nell’affrontare un semplice inconveniente come quello che si è verificato, indicano la necessità di ristabilire un clima di fiducia reciproca e di ridisegnare le regole di coordinamento tra tutti gli enti preposti al controllo e alla sicurezza delle operazioni.

La geotermia è infatti un’importantissima fonte energetica, utilizzata da oltre un secolo in Italia e nel mondo, con uso di tecnologie che offrono totale sicurezza ed un grande beneficio nel processo di transizione energetica verso la decarbonizzazione.

L’Ugi esprime la speranza che l’incidente di Agnano possa essere di stimolo a ridiscutere una prassi che in questo caso si è rivelata inconsistente, anziché spingere ad annullare ogni sviluppo e sperimentazione. Rispetto alla massa di posizioni catastrofiste alimentate da posizione pregiudiziali, che hanno purtroppo trovato accoglienza sui mezzi di informazione in questo mese, val la pena di ricordare le tecnologie d’avanguardia ideate e sperimentate per la prima volta ad Ischia e nei Campi Flegrei negli anni ’40 del secolo scorso, oggi affermate ed utilizzate a livello mondiale. Un omaggio a Napoli e alla sua creatività.

di Unione geotermica italiana (Ugi)