Post pandemia di Covid-19: per la ripresa i governi devono investire nella natura

Iucn: canalizzare almeno il 10% degli investimenti dei pacchetti di ripresa verso la natura e soluzioni basate sulla natura

[9 Marzo 2021]

Secondo gli Stati membri dell’International union for conservation of nature (Iucn) che hanno partecipato a due recenti meeting organizzati dall’agenzia Onu per l’ambiente, «Gli impatti della pandemia hanno esacerbato la povertà e le sfide ambientali».

Molti Paesi e l’Unione europea stanno rispondendo alla pandemia globale con finanziamenti per trilioni di dollari a pacchetti di stimolo fiscale per sviluppare programmi di ripresa economica a più lungo termine. Gli high-level dialogues  dell’Iucn, ai quali hanno partecipato Cina, Costa Rica, Egitto, Perù, Russia, Senegal, Sudafrica e il Portogallo in rappresentanza della Commissione europea, hanno evidenziato perché investire nella natura è fondamentale  per fare in modo ché i Paesi siano in grado di costruire una maggiore resilienza economica e ambientale.

Per garantire che i pacchetti di stimolo governativi in risposta alla pandemia siano robusti e adatti allo scopo a lungo termine, l’iniziativa IUCN Nature-based Recovery punta a garantire che almeno il 10% degli investimenti complessivi dei pacchetti per la ripresa siano convogliati verso la natura, le soluzioni basate sulla natura soluzioni e interventi che aggiungono valore alla natura.

Secondo il direttore generale dell’Iucn, Bruno Oberle, «Dobbiamo ricostruire meglio e in modo più verde. Le decisioni che verranno prese ora, riguardo a come il mondo si riprenderà dalla pandemia, avranno un impatto sul nostro futuro per i decenni a venire. Gli investimenti per la ripresa possono affrontare simultaneamente la crisi del Covid-19, migliorando la salute pubblica, la sicurezza del lavoro e la stabilità fiscale, oltre a migliorare la sostenibilità ambientale investendo in soluzioni naturali e basate sulla natura su larga scala. Dobbiamo fare tutto ciò che è alla nostra portata per spostare le nostre società, economie, modelli di produzione e consumo verso un modello di sviluppo che non solo investe ma integra anche la natura al suo interno, garantendo così un futuro sostenibile per tutti».

L’Iucn evidenzia che questo è particolarmente importante per le economie in via di sviluppo ed emergenti, come l’India e l’Indonesia, dove fino a un terzo del loro PIL proviene da settori dipendenti dalla natura come l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca.

Come parte della nuova iniziativa Nature-based Recovery, l’Iucn analizzerà una serie di misure per stimolare l’attività economica, preservare la natura e promuovere lo sviluppo sostenibile. «L’obiettivo  – spiega l’organizzazione – è quello di aiutare i decision-makers in tutto il mondo ad adottare politiche e misure ” nature-positive” guidate da strumenti come l’IUCN Global Standard for Nature-based Solutions».

Il ministro dell’ambiente e dell’energia del Costa Rica, Andrea Meza Murillo, ha concluso: «La ripresa economica deve essere verde e blu, e le soluzioni basate sulla natura ci danno l’opportunità di essere sostenibili e con investimenti a lungo termine».