Poggio ai venti e Città futura, per supporto sugli iter di bonifica Piombino si affida a eAmbiente

Ferrari: «Uno strumento efficace che ci possa affiancare nel difficile e complesso percorso che abbiamo intrapreso per avviare le bonifiche che questo territorio attende da troppo tempo»

[22 Dicembre 2020]

Come in lunghissimo gioco dell’oca riparte l’iter per le bonifiche pubbliche a Piombino, con il Comune che ha siglato oggi un accordo con la società veneta eAmbiente «per l’affidamento del servizio di supporto tecnico, giuridico e amministrativo per la gestione dei procedimenti relativi ai siti inquinati di Poggio ai Venti, Città Futura e altre aree di competenza comunale all’interno del Sin».

Il Sito d’interesse nazionale per le bonifiche è stato istituito 22 anni fa, conta 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare, e secondo gli ultimi dati comunicati dal ministero dell’Ambiente (a febbraio) risulta bonificato il 49% dei terreni e il 4% della falda.

In questo contesto le due discariche dismesse di Poggio ai venti (esaurite rispettivamente nel 1983 e nel 1997) rappresentano un’area di 15 ettari, dove le competenze sulla messa in sicurezza sono recentemente passate dalla Regione al Comune.

Anche quella delle bonifiche a Città futura è una storia ormai antica, iniziata nel 1999 con l’acquisto delle aree da parte del Comune. Quaranta ettari complessivi, di cui quindici circa acquistati dall’allora Sofimpar spa per una cifra di circa 10 miliardi di lire, attraverso un finanziamento del Ministero dell’Ambiente, ma le bonifiche attendono ancora nonostante un progetto definitivo per quanto riguarda le aree pubbliche sia già stato approvato dal Mattm nel 2009.

Come recentemente dichiarato dal gruppo consiliare Pd di Piombino «risorse per le bonifiche (5 milioni Poggio ai venti, 13,5 Città futura, 50 milioni messa in sicurezza falda area industriale e portuale) sono incluse negli accordi 2013-2014», ma la messa a terra ancora latita.

Adesso si riparte. «Abbiamo voluto dotarci di uno strumento efficace che ci possa affiancare nel difficile e complesso percorso che abbiamo intrapreso per avviare le bonifiche che questo territorio attende da troppo tempo», dichiara il sindaco Francesco Ferrari (nella foto con la presidente di eAmbiente, Gabriella Chiellino).

Come dettagliano dal Comune – che pure tra le proprie aziende partecipate ne avrebbe già una che ha economia circolare e bonifiche all’interno del dna, Rimateria – l’assistenza verte sulle gare per le varie fasi di un procedimento di bonifica come la caratterizzazione, l’analisi di rischio, il progetto di bonifica o di messa in sicurezza, il monitoraggio. Concerne anche le valutazioni in relazione alla classificazione e alla gestione dei materiali di riporto. E ancora: l’assistenza in tema di piano di sgombero rifiuti, in tema di tenuta e gestione dei rapporti con il Ministero, con la Regione e con Arpat. Infine, l’assistenza nella gestione degli aspetti finanziari nella gestione dei fondi ministeriali per le aree Sin.