Poggio ai venti, dal Comune di Piombino ok alla progettazione preliminare per la bonifica
Bezzini: «Il cronoprogramma complessivo dell'intervento, con dettaglio delle tempistiche per le varie fasi, sarà sviluppato in sede di progettazione»
[24 Agosto 2021]
A un anno di distanza dal passaggio di competenze tra la Regione Toscana e il Comune di Piombino per la messa in sicurezza delle due discariche dismesse di Poggio ai venti – dismesse rispettivamente nel 1983 e nel 1997 –, la Giunta comunale ha approvato il documento preliminare di progettazione per le opere di bonifica.
«La stima per la progettazione integrata dell’intervento, comprensivo della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza, è di circa 617.000 euro Iva esclusa», dichiarano dal Comune. La Giunta ha già dato mandato al dirigente del Servizio politiche ambientali di procedere con l’affidamento dell’incarico di progettazione.
«L’opera di bonifica sta finalmente diventando realtà – afferma l’assessore all’Ambiente, Carla Bezzini – Si tratta di un intervento tanto indispensabile quanto impegnativo poiché il sito della discarica di Poggio ai Venti è composto da due aree che presentano notevoli criticità: la vecchia discarica, dismessa nel 1983, non era dotata di membrane impermeabili, né era stato previsto alcun sistema per la captazione del percolato; la nuova, invece, in uso fino al 1997, fu realizzata accanto ad essa a seguito dell’entrata in vigore delle nuove normative e risulta impermeabilizzata alla base e sui fianchi e caratterizzata da un capping in superficie. Tuttavia da un’indagine geofisica del 2010, la parte sommitale della discarica risulta non efficacemente isolata, senza contare i fenomeni di instabilità gravitativa che si sono manifestati in un’area della stessa».
Per avere una più precisa cognizione dello stato ambientale dell’area, è stato effettuato un intervento di monitoraggio dei pozzi privati limitrofi e della rete piezometrica finalizzato alla verifica della sua efficienza dopo anni di abbandono; successivamente è stata condotta una prima campagna di monitoraggio delle acque di falda, in contraddittorio con Arpat, mentre la seconda campagna è in corso di realizzazione.
E adesso? «Il cronoprogramma complessivo dell’intervento, con dettaglio delle tempistiche per le varie fasi, sarà sviluppato in sede di progettazione – dettaglia Bezzini – Per la messa in sicurezza del sito erano stati stanziati negli anni 8.100.000 euro, ma la cifra residua al netto delle risorse spese per la rimozione e lo smaltimento del percolato è di 6.624.271,70».
Dal Comune informano che il percorso di bonifica delle due discariche di Poggio ai Venti riguarderà una «superficie di 74.000 mq all’interno del Sin di Piombino», un dato però che di discosta da precedenti caratterizzazioni riportate in atti parlamentari, che parlano di 3 ettari per la vecchia discarica Poggio ai Venti e di 12 ettari per l’adiacente discarica 2B, per un totale dunque di 150mila mq.
In attesa che venga chiarito questo punto, resta l’enorme distanza con l’intera superficie del Sito d’interesse nazionale (Sin) di Piombino da bonificare, che conta 928,4 ettari a terra e 2015 ettari a mare.
Istituito 22 anni fa, secondo gli ultimi dati comunicati dal ministero dell’Ambiente il Sin risulta bonificato il 49% dei terreni e il 4% della falda. Anche in questo caso, il problema per le bonifiche non sembra stare solo nelle carenti risorse economiche: nell’aprile 2014 infatti vennero annunciati tramite Accordo di programma 50 milioni di euro per la bonifica della falda, ma da allora devono ancora essere spesi.