Pnrr, dall’Europarlamento via libera all’inclusione dei progetti RePowerEu
«Altri 20 miliardi di euro saranno messi a disposizione per combattere la povertà energetica, promuovere l'energia verde e migliorare le nostre capacità di stoccaggio di energia»
[15 Febbraio 2023]
Con 535 voti favorevoli, 63contrari e 53 astensioni, la plenaria dell’Europarlamento ha approvato l’inclusione delle misure energetiche dell’iniziativa RePowerEu – pensate per accelerare la transizione ecologica e l’indipendenza dai combustibili fossili russi – all’interno dei Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) degli Stati membri, Italia inclusa: le nuove regole sono già attive, retroattivamente a partire dal 1 febbraio.
In base all’accordo raggiunto col Consiglio lo scorso dicembre, quei Paesi che chiedono di ricevere ulteriori risorse mediante una modifica del Pnrr dovranno includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico.
In particolare, i negoziatori dell’Europarlamento hanno ottenuto che, degli ulteriori 20 miliardi di euro in sovvenzioni proposti dalla Commissione, 8 miliardi provengano da una precedente messa all’asta di quote di emissione nazionali nell’ambito del sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’Ue (Ets), e 12 miliardi siano prelevati dal Fondo per l’innovazione.
«Abbiamo messo insieme un piano per ridurre l’impatto economico della guerra, promuovendo nel frattempo la transizione verde – spiega la correlatrice, Eider Gardiazabal Rubial – Altri 20 miliardi di euro saranno messi a disposizione per combattere la povertà energetica, promuovere l’energia verde e migliorare le nostre capacità di stoccaggio di energia. Abbiamo negoziato una deroga limitata al principio “non arrecare danni significativi”, in quanto siamo determinati a combattere i cambiamenti climatici e a non mettere in pericolo gli obiettivi climatici dell’Ue. Abbiamo inoltre introdotto cambiamenti quali una maggiore trasparenza e priorità per i progetti transfrontalieri».
Almeno il 30% della spesa dei singoli Stati nell’ambito di RePowerEu dovrà essere infatti dedicata a misure multinazionali per eliminare le carenze strutturali esistenti in termini di trasmissione, distribuzione e stoccaggio dell’energia, nonché per aumentare i flussi transfrontalieri. Inoltre sono state introdotte nuove regole di trasparenza per i 100 destinatari finali che ricevono i finanziamenti di importo più elevato e, al contempo, è stato stabilito che alle misure RePowerEu si applicherà il principio “non arrecare un danno significativo” (Dnsh), per ridurre al minimo il potenziale danno ambientale dei progetti che saranno proposti.