Piombino, la Regione chiede al Governo risorse europee per la bonifica del Sin

Monni: «Su Rimateria reciproco impegno col Comune a mantenere aperto un dialogo costante per poter arrivare alla individuazione delle soluzioni necessarie»

[18 Dicembre 2020]

La Val di Cornia tra problemi e opportunità di risanamento ambientale, tra la querelle sulle bonifiche del Sin e quella su Rimateria: si è dipanato attorno a questi due poli l’incontro avvenuto oggi in Regione tra l’assessore all’Ambiente Monia Monni e l’amministrazione comunale di Piombino – rappresentata dal sindaco Francesco Ferrari e dall’assessore all’Ambiente Carla Bezzini – a valle del quale sembra emergere l’intento condiviso di individuare possibili scenari di soluzione.

«È stato un incontro costruttivo – commenta Monni – che ha sottolineato il comune intento di lavorare nell’interesse delle cittadine e dei cittadini di Piombino. Ci sono tematiche complesse che richiedono un comune ed intenso sforzo per essere affrontate con serietà, prospettiva e capacità di innovazione, in uno spirito pienamente collaborativo. Abbiamo condiviso le opportunità che nel prossimo futuro potrebbero determinarsi, anche grazie all’utilizzo delle risorse europee, con la richiesta, avanzata al Governo dalla Regione, di destinare quelle necessarie per la bonifica del Sin di Piombino».

Il riferimento è al Sito d’interesse nazionale per le bonifiche: istituito 22 anni fa, secondo gli ultimi dati comunicati dal ministero dell’Ambiente (a febbraio) risulta bonificato il 49% dei terreni e il 4% della falda. Complessivamente il Sin conta 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare, ma il problema per le bonifiche non sembra stare solo nelle carenti risorse economiche. Nell’aprile 2014 infatti vennero annunciati tramite Accordo di programma 50 milioni di euro per la bonifica della falda, ma da allora devono ancora essere spesi.

Portare avanti le bonifiche, inoltre, comporta anche fare affidamento sui necessari impianti necessari a valle per la gestione rifiuti. Non a caso il confronto in Regione si è «sviluppato anche sul tema della discarica di Rimateria, in merito alla quale – aggiunge Monni – abbiamo avuto modo di condividere idee e proposte. Anche su questo c’è stato un reciproco impegno a mantenere aperto un dialogo costante per poter arrivare alla individuazione delle soluzioni necessarie».

Sotto questo profilo lo scenario peggiore da evitare resta quello individuato dal Nurv regionale oltre un anno fa, ovvero la chiusura dell’azienda che «metterebbe a rischio le operazioni di bonifica, i cui costi quantificati in qualche decina di milioni di euro potrebbero avere significative ricadute sulla spesa pubblica».

«Abbiamo trattato i temi cruciali di Piombino – commenta Ferrari –, dalle bonifiche a Rimateria. È stata un’occasione per discutere delle azioni da mettere in campo per il territorio, in un’ottica di fattiva collaborazione e di dialogo che ci auguriamo possa essere continuo. La Regione Toscana, infatti, gioca un ruolo importante ed è il momento di lavorare insieme per realizzare tutti quei progetti che aspettiamo da tempo e per i quali il Comune sarà protagonista attivo. Crediamo, infine, che questo possa essere un momento di straordinaria opportunità per utilizzare le risorse del Recovery fund e dare un futuro alternativo alla nostra città».

L. A.