I risultati del sesto Osservatorio sostenibilità & comunicazione

Per il 37,4% delle imprese il principale ostacolo agli investimenti in sostenibilità è la burocrazia

Ascani: «Un dato che spaventa soprattutto se confrontato con quello dell’anno scorso, rispetto al quale è cresciuto di circa dieci punti percentuali»

[22 Febbraio 2023]

I risultati del sesto Osservatorio sostenibilità & comunicazione – condotto da Format research e promosso da Mediatyche e Homina – sono stati presentati ieri a Roma, nel corso di un dibattito che ha messo in luce un quadro in chiaroscuro sull’impegno delle imprese italiane nella corsa allo sviluppo sostenibile.

Il 71% di quelle intervistate dichiara che avrà dei problemi per l’incremento dei costi energetici e, a causa di questo, il 20,5% ha intenzione di rinunciare in tutto o in parte agli investimenti programmati; paradossalmente, il 34,5% rinuncerà proprio agli investimenti in sostenibilità, ovvero quelli che – promuovendo la decarbonizzazzione e quindi il progressivo abbandono dei combustibili fossili – potrebbero permettere di efficientare il processo produttivo, risparmiando così sui consumi energetici.

Al contempo, come dichiarano le stesse imprese intervistate, cresce l’impatto che la sostenibilità sta avendo sulla competitività e sui bilanci: il 17,8% delle imprese dichiara di aver acquisito nuovi clienti negli ultimi due anni dopo aver dimostrato di operare in una filiera sostenibile (+3% sul 2021 e +9,3% sul 2020), con un conseguente aumento dei ricavi di circa il 13%.

Cresce anche l’attenzione a comunicare i risultati societari in termini di sviluppo sostenibile: poco meno di un quarto (23,4%) delle imprese redige un proprio report di sostenibilità o un bilancio ambientale (+3,5% sul 2021).

«Uno degli elementi che colpiscono maggiormente – aggiunge Pierluigi Ascani, founder di Format research – è la contrapposizione tra la discreta crescita di consapevolezza da parte delle imprese, sempre più consce di quanto sia diventata importante l’impegno alla sostenibilità, e le difficoltà che queste hanno dichiarato di incontrare nel proprio percorso di transizione. Ben il 58% delle aziende intervistate ha dovuto fare i conti con intoppi di vario genere, in particolare legati alla burocrazia. Un dato che spaventa, soprattutto se confrontato con quello dell’anno scorso, rispetto al quale è cresciuto di circa dieci punti percentuali».

Nell’ultimo biennio il principale ostacolo per la sostenibilità dichiarato dalle imprese è infatti la burocrazia: per il 37,4% delle imprese intervistate nel 2022 e per il 46,2% di quelle ascoltate nel 2021. Nel 2019 e nel 2020 la principale difficoltà era di natura endogena (mancanza di budget). Rimane costante la mancanza di personale qualificato.