Con i soldi rubati, ogni ragazzo africano potrebbe di andare a scuola

Panama Papers, Oxfam: «L’Africa derubata di 500 miliardi di dollari delle compagnie offshore»

14 miliardi di tasse non pagate all’anno, basterebbero a salvare 4 milioni di bambini e 200.000 mamme

[26 Luglio 2016]

Secondo Oxfam, i nuovi Panama Papers pubblicati dall’International consortium of investigative journalists (Icij), «Rivelano come, attraverso società anonime offshore, l’Africa venga derubata di miliardi di dollari di gettito fiscale proveniente dalla gestione delle sue risorse naturali».

Winnie Byanyima, direttrice esecutiva di Oxfam International, sottolinea che «Quest’ultimo filone dello scandalo si concentra sulle risorse economiche che l’Africa perde ogni anno per il massiccio ricorso a società di comodo e a pratiche di abuso fiscale, come reso noto dal grande lavoro svolto dall’Icij. I paradisi fiscali, cui fanno ricorso privati e aziende, procurano danni enormi alle comunità più povere del mondo. E’ un saccheggio che deve finire perché sottrae risorse essenziali per istruzione, sanità e lavoro. In Africa 1 bambino su 12 muore prima dei 5 anni di età, 34 milioni non vanno a scuola e 40 milioni di giovani sono senza lavoro».

L’Ong internaziona evidenzia che è «Una situazione che sta ampliando sempre di più la forbice tra ricchi e poveri in Africa, privando i governi di risorse essenziali per garantire i servizi di base alla popolazione. Secondo le stime di Gabriel Zucman circa un terzo del patrimonio degli africani più ricchi, ossia 500 miliardi di dollari sono depositati in paradisi fiscali. Nel frattempo il numero dei miliardari è pressoché raddoppiato dal 2010, fino al punto in cui le 10 persone più ricche del continente hanno accumulato una ricchezza personale equivalente al Pil di un paese come il Kenya. Una situazione che genera una perdita di 14 miliardi di tasse l’anno in mancate entrate fiscali (da singoli individui): quanto sufficiente a salvare la vita di 4 milioni di bambini e 200 mila madri, permettendo ad ogni ragazzo africano di andare a scuola».

Per mettere fine al più presto all’era dei paradisi fiscali, nell’ambito della campagna Sfida l’Ingiustizia, Oxfam ha lanciato la petizione Basta Con I Paradisi Fiscali, che ha già raggiunto in pochi mesi quasi 285 mila firmatari.

La Byanyima conclude: «Nonostante tutta la retorica e le buone intenzioni i governi semplicemente non stanno facendo abbastanza per fermare i flussi illeciti, l’evasione e l’elusione fiscale. – –  I governi devono smettere di cercare rimedi alle falle del sistema fiscale internazionale e concentrarsi su una sua radicale riforma. Un primo passo potrebbe essere quello di porre fine alla segretezza finanziaria che consente ai ricchi del pianeta e alle multinazionali di non pagare la loro giusta quota di tasse, ponendo nel contempo fine alla dannosa corsa al ribasso nella tassazione societaria».