Obiettivi di sviluppo sostenibile: il potenziale illimitato dell’umanità

Sustainable Development Summit: i leader mondiali promettono misure ambiziose

[26 Settembre 2019]

Quattro anni dopo l’approvazione della 2030 Agenda for Sustainable Development, i leader del mondo, riunitisi al Sustainable Development Summit ospitato dall’Assemblea generale dell’Onu a New York  hanno promesso di prendere misure ambiziose nel prossimo decennio, per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) entro il 2030.

Nella dichiarazione politica “Preparare un decennio di azione e di risultati per lo sviluppo sostenibile”, adottata all’unanimità, gli Stati membri dell’Onu hanno promesso di mobilitare finanziamenti, migliorare l’attuazione degli SDG a livello nazionale e rafforzare le istituzioni per rispettare gli obiettivi nei tempi previsti, senza lasciare indietro nessuno.

Il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Tijjani Muhammad-Bande, che ha convocato il summit SDG, ha detto che «L’Agenda 2030 è un exploit del multilateralismo e il solo modo per m noi di affrontare le sfide mondiali complesse con le quali si confrontano le generazioni attuali e future. Un decennio di azione e di concretizzazione è per noi l’occasione per realizzare la promessa storica dell’Agenda 2030 e di garantire un’azione collettiva mondiale e una responsabilità condivisa. Dobbiamo agire e lavorare insieme per ottenere dei risultati per tutti».

Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha esortato gli Stati membri a rispettare i loro impegni e ha invitato tutti i settori della società a mobilitarsi per l’Agenda 2030: «Dobbiamo intensificare i nostri sforzi. E’ arrivato il tempo di una leadership audace, sia individuale che collettiva. Invito gli Stati membri, le autorità locali e il settore privato a un’azione ambiziosa e chiedo ai media, alle università e ai giovani di sviluppare queste partnership e di fare in modo che i leader ne rendano conto».

Tra le misure annunciate al Sustainable Development Summit l’Onu ne evidenzia in particolare alcune:  Il Brasile si è impegnato a ridurre di un terzo, entro il 2030, la mortalità prematura dovuta a malattie non trasmissibili. La Finlandia promette di raggiungere la carbon neutrality entro il 2035. Le Maldive  puntano a un partenariato con Parley for the Oceans, American Express, ABinBev e Adidas, per creare un quadro nazionale che permetta al piccolo Stato insulare di realizzare numerosi SDG. Il Messico si impegna a fornire l’accesso a internet a tutti, comprese le comunità più vulnerabili. La Grecia promuoverà la crescita verde attraverso l’economia circolare. L’Olanda punta a raddoppiare il numero di persone che hanno accesso alla giustizia in alcune regioni dell’Africa e del Medio Oriente. Imprese di 25 Paesi si sono impegnate a raggiungere le emissioni net-zero entro il 2050.

Buoni propositi che però non sembrano colmare il gap emerso dal rapporto annuale di valutazione del segretariato generale dell’Onu  e dal rapporto mondiale sullo sviluppo sostenibile pubblicato prima del summit da un gruppo di scienziati indipendenti, che rivelano che in realtà i progressi fatti fino a oggi rischiano di essere annullati dall’aggravarsi delle ineguaglianze sociali e dagli effetti potenzialmente irreversibili del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.

Ma, concludendo il Sustainable Development Summit, la vicesegretaria generale dell’Onu, Amina Mohammed, ha scelto la speranza: «L’evento di due giorni è stato un promemoria del potenziale illimitato dell’umanità per creare un futuro migliore per tutti. Sono stata incoraggiata dalle parole dette, dalla voce della gioventù, dall’impegno della società civile, dal potere di una cittadinanza attiva e dalla leadership dei nostri governi».

La Mohammed ha dichiarato di aver tratto tre messaggi concreti dal vertice: «Un rinnovato impegno da parte dei leader mondiali per attuare l’agenda, essenziale per rispondere alle più grandi sfide del mondo; un riconoscimento del fatto che gli Obiettivi sono fuori portata e una determinazione a intensificare gli sforzi per raggiungerli; chiarezza sul compito da svolgere, con un decennio decisivo per alimentare un’azione globale più ambiziosa, l’ azione locale e l’azione delle persone«.

Il neo-presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Tijjani Muhammad-Bande, ha affermato che «I 10 anni che precedono la scadenza dell’’Agenda 2030 saranno un decennio di attuazione, Spero che garantiremo una maggiore integrazione dell’ Agenda 2030 nei nostri piani di sviluppo nazionali e nella mobilitazione delle risorse e degli investimenti in programmi e settori che hanno maggiori probabilità di generare una maggiore accelerazione ”

Muhammad-Bande ha anche sottolineato il coinvolgimento del settore privato nel  Business Forum SDG che «ha messo in mostra azioni, tecnologie innovative e strategie di finanziamento sostenibili, volte a creare un mondo migliore per tutti. Sono fiducioso che i leader imprenditoriali che si sono uniti a noi questa settimana continueranno a incoraggiare e ispirare delle azioni. Mentre i governi sono responsabili per l’attuazione nazionale, non sono in grado, da soli, di raggiungere gli obiettivi«.

Commentando i risultati del vertice, Liu Zhenmin, sottosegretario generale Onu per gli affari economici e sociali, ha accolto con favore «il pieno impegno delle Nazioni Unite a sostenere gli Stati membri per mantenere le promesse fatte per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile , per le persone e il pianeta oggi e per le generazioni a venire. E’ incoraggiante vedere che lo slancio per intensificare l’azione è in crescita, con oltre 100 nuove azioni di accelerazione (iniziative per accelerare i progressi sullo sviluppo sostenibile e aumentare l’azione sui cambiamenti climatici, volte a garantire a tutti una vita sana, pacifica e prospera) registrate per gli obiettivi in ​​vista del vertice SDG».

Muhammad-Bande ha colto l’occasione per ricordare il prossimo vertice all’Onu del 2020, «Quando gli Stati membri e i partner riferiranno, ancora una volta, sui contributi che stanno dando al raggiungimento degli SDG».