Nella Toscana del sud oltre 8.500 studenti a scuola di economia circolare

Attraverso la quarta edizione del progetto “Ri-Creazione” di Sei Toscana hanno potuto toccare con mano il ciclo dei rifiuti attraverso lezioni in classe, laboratori didattici e visite agli impianti industriali

[21 Maggio 2019]

Sono più di 8.500 gli studenti che, attraverso 67 istituti scolastici distribuiti nei Comuni dell’Ato Toscana Sud, hanno potuto guardare più da vicino in che cosa consiste l’economia circolare, e rispondere a domande che spesso ronzano in testa anche gli adulti. Quanti rifiuti produciamo ogni giorno? Come fare una corretta raccolta differenziata? In cosa consiste effettivamente il riciclo?

Attraverso quasi 3000 ore dedicate fra lezioni in classe e laboratori, novanta visite agli impianti del territorio, 480 classi di 144 scuole – primarie e secondarie – gli studenti del territorio hanno preso parte alla quarta edizione di “Ri-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno”, il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana (il gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud).

«I numeri di questo quarto anno sono più che positivi, con una crescita molto significativa di iscrizioni rispetto alle scorse edizioni – commenta Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana – Sono stati introdotti alcuni elementi di novità, intensificando l’attenzione verso le specifiche esigenze dei territori, assicurando così una variegata offerta formativa che è stata particolarmente apprezzata da studenti e corpo docente. Ringrazio gli alunni, gli insegnanti, i circoli didattici, le Amministrazioni comunali e ultime, ma non in ordine di importanza, le società che gestiscono gli impianti», ovvero Aisa Impianti, CRCM, CSAI, Ecolat, Futura, Sienambiente e TB, che hanno aperto i cancelli delle proprie aziende per poter mostrare agli studenti che cosa significa in concreto economia circolare.

«Sono fermamente convinto – conclude Masi – che le sfide del presente e del futuro prossimo in materia di gestione dei rifiuti e soprattutto di incremento della quantità e qualità della raccolta differenziata siano prima di tutto di natura culturale. È per questo motivo che Sei Toscana crede molto nell’educazione ambientale rivolta alle giovani generazioni e intende affiancare con ogni sforzo possibile le Amministrazioni in un percorso volto alla crescita e alla formazione dei cittadini di domani»