Maleodoranze da Rimateria? L’associazione A sinistra spiega perché

«Rimateria ha iniziato i lavori per la copertura definitiva di buona parte della discarica esaurita e per fare ciò si stanno rimuovendo parte dei teli di copertura provvisoria»

[31 Dicembre 2020]

Nei giorni scorsi il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, insieme all’assessore all’Ambiente Carla Bezzini, sono tornati ad attaccare l’azienda partecipata dal Comune che si occupa di economia circolare – Rimateria – parlando di un «intollerabile il regalino che Rimateria ha voluto consegnare, proprio a cavallo del Natale scorso, ai cittadini di Piombino, ed in particolare di Colmata, costretti ad accompagnare la loro quotidianità, già martoriata dalle costrizioni date dalla pandemia, con una nuova, ennesima ondata di maleodoranze».

Alla società viene poi imputato (qui la nota integrale) di «conferire in discarica, in determinati momenti, quantitativi superiori ai limiti mensili concessi», oppure di gestire l’impianto «in modo difforme alle numerose diffide e alle prescrizioni delle Aia rilasciate». Accuse per le quali non vengono fornite prove a supporto, ma in ogni caso Ferrari e Bezzini informano di aver «chiesto ad Arpat di effettuare un controllo (sebbene controlli secondo i criteri indicati nelle autorizzazioni ambientali in vigore vengano effettuati regolarmente, ndr) sulla composizione dei rifiuti conferiti, sulla quantità dei conferimenti mensili, sulle modalità di accettazione dei rifiuti in ingresso e sulla loro gestione all’interno dell’impianti. Ma non solo: abbiamo anche chiesto ad Asl che ci certifichi la mancanza di conseguenze e di rischi per la salute dei cittadini residenti nell’area, distante meno dei 500 metri della fascia di rispetto prevista dalle norme di gestione delle discariche».

Per capire cosa sta succedendo viene in soccorso la posizione espressa poche ore fa dall’associazione A sinistra di Piombino, che riportiamo di seguito (qui la nota integrale): «Il sindaco di Piombino interviene a gamba tesa su Rimateria denunciando i cattivi odori e giocando ancora una volta allo scarica barile. L’unico scopo: proseguire nella sua attività di propaganda sterile e distruttiva del tessuto sociale. Se è vero quello che afferma dovrebbe intervenire – come già giustamente detto anche da altri – con gli strumenti che la legge gli mette a disposizione.

La questione però ci sembra un po’ diversa da come la si descrive. La discarica nei giorni prima di Natale indubbiamente ha creato notevoli disagi agli abitanti di Colmata e non solo per le notevoli emissioni odorigene. Le motivazioni però non sono quelle asserite dal sindaco e dall’assessore ma sono conseguenza del fatto che Rimateria ha iniziato i lavori per la copertura definitiva di buona parte della discarica esaurita e per fare ciò si stanno rimuovendo parte dei teli di copertura provvisoria. Quindi come quando si scopre una pentola in cui bolle il cavolo si registrano omissioni odorigene, lo stesso avviene per la discarica.

E qui il punto diventa prettamente politico: sembra paradossale che di tale circostanza il Presidente di Rimateria non abbia preventivamente informato il Comune di Piombino, di cui è espressione. O lo ha fatto, forse informalmente, e l’amministrazione fa finta di niente oppure siamo al definitivo distacco fra le parti».