L’Università di Haifa a lezione di economia circolare con Aisa impianti

Cherici: «Senza impianti, le raccolte differenziate, la raccolta porta a porta o l’uso del cassonetto intelligente non sono sufficienti perché non eliminano costi e inquinamento»

[4 Agosto 2022]

Il modello “Zero spreco” di Aisa impianti, la partecipata pubblica che valorizza i rifiuti urbani gestendo il Polo di San Zeno (AR) – qui sono presenti un termovalorizzatore, una linea di compostaggio e un Tmb, tutti impianti che presto saranno ammodernati e cui si aggiungerà anche un biodigestore –, ha attirato le attenzioni di alcuni dei maggiori esperti israeliani nella gestione rifiuti, che hanno chiesto ad Aisa di tenere il workshop internazionale The role of waste management for the implementation of circular economy, con utenti e addetti ai lavori collegati on line da tutto il mondo.

«Ad introdurre il lavori il presidente di Aisa impianti Giacomo Cherici e la professoressa Ofira Ayalon dell’Università di Haifa, che hanno parlato rispettivamente delle specificità del polo tecnologico di San Zeno e dell’interesse di Israele a migliorare il proprio settore rifiuti.

Cherici parla di «un ulteriore conferma della bontà del lavoro svolto, che ha consistito nella trasformazione di un impianto che funzionava solo come linea di termovalorizzazione in una centrale a recupero integrale. Sempre più esperti, persone e territori si stanno rendendo conto di qualcosa che a noi è stato sempre molto chiaro: senza impianti, le raccolte differenziate, la raccolta porta a porta o l’uso del cassonetto intelligente non sono sufficienti perché non eliminano costi e inquinamento. Gli scarti andrebbero raccolti e trasportati altrove, magari in impianti più vecchi che non offrono garanzie di sicurezza».

A seguire, nel corso del workshop si sono susseguite le relazioni sulla gestione rifiuti secondo il modello “Zero spreco”, grazie agli interventi di Francesco Di Maria (Università di Perugia) e di Alberto Pivato  (Università di Padova), oltre a quelli di Hagit Salinger (NoWaste Israel) e Amir Oranim (TripleW Israel). Il workshop si è poi concluso con una visita a tutti i reparti del Polo di San Zeno.

«Israele sta guardando con grande interesse a cosa succede in Europa nel settore rifiuti e Aisa Impianti – ha concluso Di Maria – è un esempio molto importante perché ci sono strumenti per aumentare il riciclo e il riuso della materia, come la raccolta differenziata, ma abbiamo bisogno di un’ impiantistica per riciclare e recuperare anche energia da tutti quei rifiuti che ad oggi non trovano collocazione all’interno dei processi industriali. Zero spreco diventa per loro un caso di studio molto importante da trasferire nel loro Paese come esempio di efficienza, efficacia, tutela dell’ambiente».

L. A.