Lucart investirà 101,4 mln di euro su economia circolare e riduzione dei consumi idrici

Si tratta di un finanziamento concesso in pool da Unicredit, Bnl Bnp Paribas, Banco Bpm, Bper, Credit agricole e Intesa Sanpaolo, assistiti da garanzia Sace

[16 Settembre 2022]

La multinazionale della carta toscana Lucart ha ottenuto un nuovo finanziamento da 101,4 mln di euro, concesso da un pool di istituti composto da Unicredit – nel ruolo di coordinatore –, Bnl Bnp Paribas, Banco Bpm, Bper, Credit agricole e Intesa Sanpaolo.

L’operazione ha una durata di sei anni e si articola in quattro finanziamenti, due dei quali collegati a obiettivi di sostenibilità concordati con Unicredit e Intesa Sanpaolo. «La sostenibilità è un fattore determinante nei percorsi di sviluppo delle aziende e Unicredit è impegnata a supportare concretamente le imprese nella transizione verso modelli produttivi a minore impatto ambientale», commenta per Andrea Burchi per la banca.

L’intera iniziativa si è concretizzata anche grazie all’assistenza della garanzia Sace, volta a supportare i piani di crescita delle imprese italiane, che già lo scorso gennaio intervenne ad assistere un finanziamento siglato tra Lucart e Intesa Sanpaolo da 10 mln di euro, a supporto dell’economia circolare.

«La sostenibilità è l’elemento che ispira le nostre innovazioni e le relazioni con i nostri stakeholder – spiega Andrea Fano di Lucart – Siamo quindi felici di constatare come il nostro percorso sia seguito e sostenuto dai più importanti istituti di credito del Paese che apprezzano il nostro modello di business e il nostro approccio determinato a ottimizzare l’uso delle materie prime e a ridurre gli scarti trasformandoli in nuove risorse».

Anche stavolta gli obiettivi di sostenibilità cui si rivolge il finanziamento riguardano infatti la riduzione dei consumi idrici e il recupero dei rifiuti, due temi fondamentali non solo per la sostenibilità ambientale di una cartiera, ma anche per la sua sostenibilità economica.

La produzione della carta richiede l’utilizzo di una grande quantità di acqua, un problema non da poco a causa della siccità esacerbata dalla crisi climatica, ma Lucart può limitare i danni grazie a un consumo idrico (10,11 mc per ogni ton prodotta) ridotto a meno della metà rispetto alla media nazionale (26mc per ogni ton) e in costante calo (-6,4% sul 2020), una performance che adesso punta a migliorare ancora.

Lo stesso vale per l’avvio a riciclo e/o recupero dei rifiuti cartari. Le cartiere Lucart sono infatti dei veri e propri impianti di riciclo, dove il 54% della materia prima è costituita da carta da riciclare. Anche dal riciclo però, come da ogni processo industriale, esitano altri rifiuti: 0,243 ton di rifiuti per tonnellata di carta prodotta, il 20% dei quali viene smaltito in discarica e l’80% avviato a recupero. Su questo fronte, un importante obiettivo della multinazionale toscana è arrivare a utilizzare il 100% di imballaggi riciclati e/o compostabili entro il 2030, su tutte le linee di produzione.