Basterebbe il 3% dei sussidi previsti dal piano di ripresa post-Covid

L’Europarlamento vuole dare una casa a tutti i senzatetto entro il 2030

Si tratta di oltre 700mila homeless, che nell’ultimo decennio sono aumentati del 70%

[24 Novembre 2020]

Sono 700mila gli homeless sparsi per l’Europa, in aumento del 70% nell’ultimo decennio. Ma l’Ue ha un grande piano per dare a tutti loro un tetto. Le linee guida per ottenere questo, che sarebbe un grandissimo successo sociale, sono state approvate dal Parlamento Ue con una risoluzione non legislativa adottata con 647 voti favorevoli, 13 contrari e 32 astensioni. L’alloggio, ricorda l’Europarlamento, è un diritto umano fondamentale, perciò si chiede un’azione più forte da parte della Commissione e dei Paesi Ue per porre fine al fenomeno entro il 2030.

Ciò che è emerso in questi giorni relativamente ai 700mila senzatetto è che durante la recente crisi sanitaria, contrariamente magari a ciò che si potrebbe pensare, sono diminuiti drasticamente “grazie alle misure di emergenza per fornire riparo ai più vulnerabili tra di noi prese da tutti i paesi europei”. Da qui si è capito che è dunque possibile porre fine ai senzatetto se davvero lo si vuole perché ci sono i mezzi per farlo.

A fare la fotografica della situazione sono la Fondazione Abbé Pierre e FEANTSA, che hanno dimostrato che mobilitando meno del 3% dei sussidi previsti dal budget del Piano di ripresa post-Covid, l’Unione europea e gli Stati membri sono in grado di ricollocare immediatamente tutti i senzatetto in tutta Europa in condizioni dignitose per un anno intero.

Che fare dunque? La Commissione europea – spiega l’Europarlamento – dovrebbe sostenere i Paesi Ue, migliorare il monitoraggio, continuare a fornire finanziamenti e presentare un quadro europeo per le strategie nazionali. Mentre i Paesi Ue dovrebbero adottare il principio di “Housing First”, che aiuta a ridurre significativamente il fenomeno dei senzatetto, introducendo piani d’azione e approcci innovativi basati sul concetto che la casa è un diritto umano fondamentale.

Il Parlamento ha quindi individuato alcune raccomandazioni rivolte agli Stati membri, tra le quali assumersi la responsabilità di affrontare il problema dei senzatetto e lavorare sulla prevenzione e sull’intervento precoce; scambiare le pratiche ottimali con altri Paesi UE; depenalizzare il fenomeno dei senzatetto; fornire pari accesso ai servizi pubblici come l’assistenza sanitaria, l’istruzione e i servizi sociali; sostenere l’integrazione nel mercato del lavoro attraverso l’assistenza specializzata, la formazione e programmi mirati; fornire assistenza finanziaria alle ONG, sostenendo le autorità locali per garantire spazi sicuri ai senzatetto e prevenire gli sfratti, soprattutto durante la pandemia COVID-19. Il Parlamento invita la Commissione e i Paesi Ue ad utilizzare gli strumenti disponibili nell’ambito del bilancio europeo a lungo termine (2021-2027) e dello schema per la ripresa e la resilienza per migliorare le opportunità di lavoro e l’integrazione sociale per le famiglie senza un impiego.