A Napoli l’XI Congresso nazionale dell’associazione ambientalista
Legambiente, senza coraggio non c’è neanche il Green new deal
Ciafani: «L’individuazione dei veri nemici da affrontare, la leva economica per combatterli, una visione del ruolo dell’Italia sono alla base di quel cambio di paradigma che ci deve proiettare verso il futuro»
[22 Novembre 2019]
Per Legambiente, riunita a Napoli fino a domenica per il suo XI Congresso nazionale, il tempo del Green new deal è il tempo del coraggio: quello che finora è mancato alla politica per definire una road map che metta davvero al centro l’ambiente, e che preveda come primo step la riconversione ecologica del sistema industriale e dell’economia. Un messaggio che la più grande associazione ambientalista italiana indirizza al Governo Conte 2 nel giorno in cui a Roma nel tardo pomeriggio ci sarà l’incontro tra il premier Conte e Arcelor Mittal sul futuro dell’ex Ilva: l’industria italiana deve avere il coraggio di investire in processi e prodotti innovativi, nella bonifica dell’inquinamento pregresso, e l’ex llva è l’ennesimo banco di prova per mettere in campo soluzioni innovative e coraggiose che vadano in questa direzione.
«È il tempo del coraggio per il governo e per le imprese italiane – dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – come dimostrano quelle eccellenze che hanno realizzato in Italia impianti unici al mondo, come quello che produce il butandiolo da fonte rinnovabile in provincia di Rovigo o quello che permette di riciclare i pannolini usa e getta nel trevigiano, o che hanno organizzato filiere di economia circolare su rifiuti da imballaggio, pneumatici fuori uso, oli usati e batterie al piombo con risultati impensabili fino a 20 anni fa. Perché l’Italia non è fortunatamente solo il vecchio modo di fare industria, causando problemi ambientali, sanitari e occupazionali, come è stato fino a ieri a Bagnoli con l’Italsider, Casale Monferrato con la Eternit, Cengio con l’Acna, o come è ancora oggi a Taranto con l’ex Ilva o a Gela, Augusta, Priolo e Melilli in Sicilia. Occorre avere anche il coraggio di affrontare i grandi temi ambientali e le minacce reali del Paese di cui la politica non si occupa ancora come dovrebbe. L’individuazione dei veri nemici da affrontare, la leva economica per combatterli, una visione del ruolo dell’Italia sono alla base di quel cambio di paradigma che ci deve proiettare verso il futuro, tenendo insieme le prospettive aperte dalla green economy, dall’economia circolare e dalla rivoluzione energetica con i bisogni delle fasce sociali più fragili, la salute e il benessere di ogni persona».
Nel suo documento congressuale, presentato oggi di fronte a 833 delegati e a oltre 60 ospiti esterni, Legambiente pone dunque il coraggio per accelerare la transizione ecologica ed energetica per contrastare la crisi climatica, per combattere le ecomafie e i ladri di futuro, per promuovere la riconversione ecologica dell’economia, rendere sempre più protagonisti i giovani che scendono in piazza al fianco di Greta Thunberg, favorire una sempre più efficace lotta alle ingiustizie ambientali e sociali.
Come? Oltre a politiche lungimiranti e ad una strategia sociale e ambientale che tenga conto anche delle periferie e dei territori marginali, l’associazione ambientalista ricorda che per mettere in campo un serio ed efficace cambiamento ecologico, sociale ed economico servono risorse economiche e nuovi investimenti. Risorse che esistono già nel bilancio dello Stato: spostando ad esempio gli oneri fiscali dal lavoro al prelievo di materie prime, partendo dal settore delle acque minerali in bottiglie e da quello delle cave dai cui si estraggono materiali per l’edilizia, e soprattutto cancellando i sussidi diretti e indiretti alle fonti fossili e inquinanti, pari a quasi 19 miliardi di euro. Sussidi ambientalmente dannosi che riguardano settori strategici come ad esempio trasporti, industria ed energia e che devono trasformarsi in investimenti in innovazione ambientale a vantaggio delle imprese e delle famiglie e delle fasce più vulnerabili della popolazione.