Le misure contro il coronavirus fanno crollare l’inquinamento atmosferico anche in Toscana

Nardella: «A Firenze diminuzione drastica del biossido di azoto e traffico diminuito quasi del 70%. Noi restiamo a casa e anche la natura ringrazia»

[17 Marzo 2020]

Dopo la riduzione dell’inquinamento atmosferico (biossido d’azoto in particolare, ma anche particolato) registrato prevalentemente nel nord Italia nei giorni scorsi, adesso anche in Toscana emerge un miglioramento della qualità dell’aria legato con tutta probabilità alle misure di contenimento messe in campo per affrontare l’epidemia da coronavirus Covid-19.

«Una cosa positiva in questa emergenza c’è – dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella – a Firenze diminuzione drastica del biossido di azoto e traffico diminuito quasi del 70%. Noi restiamo a casa e anche la natura ringrazia».

Il biossido d’azoto, marcatore dell’inquinamento atmosferico preso in esame anche dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e dall’Istituto meteorologico finlandese per documentare l’andamento della qualità dell’aria in Italia nel corso di queste settimane, è un inquinante legato in primis al traffico veicolare ma anche ad altri processi di combustione (come nel caso degli impianti di riscaldamento): secondo i dati raccolti dall’Agenzia europea dell’ambiente, in Italia si registrano 14.600 decessi prematuri l’anno a causa dell’inquinamento atmosferico da NO2, il dato peggiore in Europa.

Per quanto riguarda più nello specifico la Toscana, dove la qualità dell’aria mostra un trend in miglioramento negli ultimi anni, il biossido d’azoto è rimasta una criticità da affrontare nell’agglomerato urbano fiorentino.

Se è per una pandemia che le emissioni si riducono non si tratta di un risultato per il quale felicitarsi, né le sue conseguenze sull’ambiente dureranno a lungo, ma il marcato calo nelle concentrazioni di NO2 registrato proprio a Firenze testimonia sia il ruolo attivo che i comportamenti umani possono avere nel miglioramento dell’aria che respiriamo, sia offrire una bussola per nuovi investimenti pubblici: in quest’ottica l’investimento rivolto alla realizzazione del sistema tramviario fiorentino assume ancora più rilevanza, grazie alla conseguente riduzione del traffico veicolare che ha tagliato non solo la produzione di inquinanti in città ma anche quella di CO2.