La geotermia per la tutela delle opere d’arte? L’Unesco ci pensa, insieme all’Italia

[3 Luglio 2015]

L’Ufficio regionale per la scienza e la cultura in Europa dell’Unesco, con sede a Venezia, sta collaborando con il Cnr-Isac (Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima) per verificare, attraverso case study relativi a edifici pubblici di pregio storico e/o culturale (preferibilmente musei dell’Europa sud-orientale), la possibilità di utilizzarvi risorse geotermiche superficiali. La questione infatti è riuscire a comprendere se le applicazioni più innovative di questo tipo di tecnologia (i moderni scambiatori di calore) possano superare o meno gli stretti vincoli conservativi richiesti all’interno di contesti sottoposti a tutela.

Proprio per questo motivo è allo studio una nuova pompa di calore e un sistema di tubazioni sviluppate appositamente che, installate localmente, potranno essere telecontrollate sul posto da un consorzio in collaborazione con le singole autorità nazionali.

Si tratta del progetto Cheap-GSHPs Project, con un costo di quasi sei milioni di euro, di cui il nostro Cnr – Consiglio nazionale delle ricerche è capofila in una vasta partnership che vede coinvolti soggetti pubblici e privati provenienti da 8 stati diversi (Italia, Romania, Germania, Belgio, Grecia, Irlanda, Francia e Spagna). L’iniziativa, sostenuta dall’Unesco, è inquadrata all’interno del più ampio programma della Commissione Europea Horizon 2020.

Tra gli edifici di pregio che si candideranno, saranno considerati maggiormente idonei quelli la cui ristrutturazione o retrofitting è già stata programmata o è addirittura in corso. Questa circostanza fornirà infatti la possibilità di combinare tali interventi con gli interventi necessari all’adozione delle tecniche geotermiche innovative, oltretutto abbattendo del 20-30% le spese di installazione.

Per quanto riguarda l’Italia si parla del complesso di S. Croce a Firenze e del Museo del Vetro di Murano con il complesso circostante, che saranno oggetto dell’applicazione virtuale di queste tecnologie, volte a migliorare l’efficienza energetica e la conservazione delle opere d’arte (mobili e immobili).