La crisi del giornalismo alla luce di quella ambientale

Morcellini (Agcom): «Occorre porre una rinnovata attenzione ai contenuti e alle architetture del giornalismo per riproporre con forza il problema della qualità e affidabilità delle informazioni»

[8 Settembre 2020]

Si è concluso a Montefiascone (Viterbo) il Forum organizzato da Greenaccord Onlus e “Rocca dei Papi, per un’ecologia integrale”, in occasione della XV Giornata per la custodia del creato, durante il quale dodici relatori hanno affrontato il tema della tutela ambientale partendo proprio dalla Laudato si’ consegnata alla Chiesa e al mondo da papa Francesco cinque anni fa (24 maggio 2015).

Il messaggio di Bergoglio è stato considerato anche alla luce degli eventi legati alla pandemia da coronavirus, che ha causato in tutto il mondo incredibili lutti e sofferenze, ma ha anche fatto comprendere l’importanza di riscoprire il valore della solidarietà e di investire sulla salute, sulla tutela dell’ambiente, sulla riduzione delle disuguaglianze e sulla tutela del lavoro: «Il vero dramma di questa crisi – ha detto il Pontefice – sarebbe ‘sprecarla’».

Per Domenico Gaudioso, del direttivo di Greenaccord, l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ «non propone verità scientifiche o soluzioni specifiche per uscire dalla crisi ambientale, ma si affianca al dibattito scientifico approfondendone gli aspetti etici e sociali, in particolare il tema dell’interconnessione tra degrado ambientale e degrado umano ed etico».

Di qui la necessità di dare vita a «una transizione energetica, economica e culturale, e alla necessità di abbandonare la cultura dello scarto e promuovere comportamenti caratterizzati dalla sobrietà».

In questo contesto, anche una buona informazione (e comunicazione) rivestono un ruolo centrale.

Non a caso il commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), Mario Morcellini, ha sottolineato che «il tema della sostenibilità ambientale rappresenta un punto di vista interessante per leggere la crisi del giornalismo, ma anche le sue nuove possibilità di narrazione. Implica, infatti, uno sforzo radicale: non ci si deve limitare a censire i cambiamenti intervenuti in questo campo, ma bisogna puntare a spiegarne profondamente l’impatto anche sulla società e sul concetto stesso di democrazia e di convivenza civile».

«Occorre porre una rinnovata attenzione ai contenuti e alle architetture del giornalismo per riproporre con forza il problema della qualità e affidabilità delle informazioni. È venuto allora il momento – ha concluso Morcellini (nella foto, ndr) – di rivendicare la specificità del giornalismo rispetto al sistema dei media, difendendone gli aspetti identitari che determinano la gratificazione dei bisogni dei pubblici, al momento in buona misura insoddisfatti».

A conclusione dei lavori, monsignor Fabio Fabene, segretario del Sinodo dei Vescovi e presidente dell’associazione “Rocca dei Papi, per un’ecologia integrale” ha annunciato il primo Festival dell’ecologia integrale sul tema “Tutto è connesso, ritrovare i legami”. Si terrà a Montefiascone dal 24 al 26 giugno 2021.