L’analisi Greenpeace e Osservatorio di Pavia

La crisi climatica resta la grande assente della campagna elettorale

Viene citata in meno dello 0,5% delle dichiarazioni dei leader politici riprese dai principali Tg

[14 Settembre 2022]

Dopo aver passato al setaccio la presenza – o meglio l’assenza – delle tematiche “ambientali” tra i quotidiani cartacei più diffusi e anche tra i Tg più visti, Greenpeace e l’Osservatorio di Pavia sono tornati a indagare quanto la crisi climatica sia una tema caro alla campagna elettorale in corso.

L’analisi è stata condotta da una parte analizzando le dichiarazioni dei principali leader politici (Berlusconi, Bonelli, Bonino, Calenda, Conte, Della Vedova, Di Maio, Fratoianni, Letta, Meloni, Renzi, Salvini, Speranza, Tajani) nelle edizioni in prime time dei principali telegiornali generalisti e dai talk show politici trasmessi da Rai, Mediaset e La7 nel periodo fra il 21 agosto e il 4 settembre; dall’altra parte sono stati attenzionati i social media, monitorando i 14 account Facebook dei leader.

In entrambi i casi i risultati appaiono scoraggianti. Nei Tg e nei post Facebook l’ambiente è presente in poco più del 10% delle dichiarazioni analizzate; nei talk show, invece, le tematiche ambientali sono affrontate nell’80% delle puntate, ma spesso vengono appena citate e in gran parte si declinano come politiche economiche per affrontare la crisi energetica, mentre quasi mai si parla della crisi climatica e dei suoi impatti sull’ambiente e sulle persone.

In particolare, nei Tg le dichiarazioni rilasciate dai leader riguardo la crisi climatica sono appena il 3,8% di quelle sull’ambiente e meno dello 0,5% sul totale delle dichiarazioni. Va leggermente meglio nei talk show, dove la crisi climatica è citata nel 7,8% dei discorsi a tema ambientale, pari al 6,2% sul totale delle dichiarazioni. Ancor meno spazio viene dedicato ai cambiamenti climatici su Facebook, citati nel 2,1% dei post a tema ambientale, pari a circa lo 0,2% di tutti i post pubblicati.

«Quella che si sta per concludere è un’estate che sarà tristemente ricordata per la frequenza e la violenza degli eventi climatici estremi a cui abbiamo assistito o continueremo ad assistere in Italia. Eppure, questa drammatica emergenza sembra non interessare affatto molti dei leader politici che si candidano a guidare il Paese – commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia – È quanto si desume ad esempio dalla scarsissima attenzione che, seppur con le dovute differenze, i leader riservano proattivamente alla crisi climatica, come dimostra la percentuale davvero minima di post Facebook dedicati al tema. È invece urgente che la nostra classe politica prenda finalmente atto che i cambiamenti climatici non portano con sé conseguenze devastanti solo dal punto di vista ambientale, ma provocano vittime, generano perdite economiche e accelerano altre crisi come quella alimentare».