Investimenti sostenibili: l’Europarlamento ha adottato la tassonomia per una finanza verde
Soddisfatta la Commissione Ue. Nuove regole per prevenire il "greenwashing" e incentivare gli investimenti verdi
[19 Giugno 2020]
Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo a una nuova legislazione sugli investimenti sostenibili. Il testo approvato stabilisce 6 obiettivi ambientali: la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento; l’uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche e marine; la transizione verso un’economia circolare, compresa la prevenzione dei rifiuti e l’aumento dell’assorbimento di materie prime secondarie; la prevenzione e il controllo dell’inquinamento; la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi e «consente di etichettare un’attività economica come sostenibile dal punto di vista ambientale, se questa contribuisce ad almeno uno degli obiettivi approvati, senza danneggiare significativamente nessuno degli altri».
In una nota, l’Europarlamento evidenzia che «La definizione di chiari criteri europei “verdi” per gli investitori è fondamentale per permettere agli imprenditori di raccogliere più fondi pubblici e privati, e all’Ue di diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050, come stabilito nell’European Green Deal».
La Commissione europea stima che, per raggiungere i suoi obiettivi climatici ed energetici per il 2030, l’Ue abbia bisogno di circa 260 miliardi di euro all’anno di investimenti supplementari . In una risoluzione approvata il 15 maggio, i deputati europei avevano chiesto che gli investimenti del Piano di ripresa CovidD-19 siano considerati prioritari se coperti dal Green Deal.
La negoziatrice capo della commissione per l’ambiente, la finlandese Sirpa Pietikainen del Partito popolare europeo ha sottolineato che «La tassonomia per gli investimenti sostenibili è probabilmente lo sviluppo più importante per la finanza dopo la contabilità. Sarà una svolta nella lotta contro il cambiamento climatico. Rendere più verde il settore finanziario è un primo passo per fare in modo che gli investimenti servano alla transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio».
Il relatore della commissione affari economici, l’olandese Bas Eickhout della sinistra-verde, ha sottolineato che «Tutti i prodotti finanziari che si dichiarano sostenibili dovranno dimostrarlo secondo criteri rigorosi e ambiziosi dell’Ue. La legislazione prevede anche un chiaro mandato alla Commissione per iniziare a definire le attività dannose per l’ambiente. La graduale eliminazione di tali attività e investimenti è importante per raggiungere la neutralità climatica, tanto quanto il sostegno alle attività decarbonizzate». Secondo quanto approvato dall’Europarlamento, «Le attività che sono incompatibili con la neutralità climatica, ma che sono considerate necessarie nella transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico, sono etichettate come attività di transizione o attività abilitanti. Devono avere livelli di emissioni di gas serra corrispondenti alle migliori prestazioni del settore. I combustibili fossili solidi, come il carbone o la lignite, sono esclusi, ma il gas e l’energia nucleare potrebbero essere potenzialmente etichettati come attività abilitante o di transizione, se si rispetta il principio del “non fare danni significativi”».
La legge, approvata senza votazione perché in seconda lettura e già concordata con i governi Ue, entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La Commissione Ue aggiornerà regolarmente i criteri tecnici di screening per le attività di transizione e di abilitazione. Entro il 31 dicembre 2021 dovrebbe riesaminarli e definire i criteri per individuare le attività che hanno un impatto negativo significativo.
La Commissione europea ha accolto con favore l’adozione del regolamento sulla tassonomia che considera «un atto legislativo fondamentale che contribuirà al Green Deal europeo, promuovendo gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili. Esso contribuirà alla nascita del primo “elenco verde” al mondo – un sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili – capace di creare un linguaggio comune che gli investitori potranno usare ovunque, quando investono in progetti e attività economiche che hanno significative ricadute positive sul clima e sull’ambiente. Consentendo agli investitori di riorientare gli investimenti verso tecnologie e imprese più sostenibili, questo atto legislativo sarà determinante affinché l’Ue consegua la neutralità climatica entro il 2050».
Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e responsabile per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “L’adozione del regolamento sulla tassonomia rappresenta una pietra miliare nella nostra agenda verde. Il regolamento crea il primo sistema al mondo di classificazione delle attività economiche ecosostenibili, che darà un impulso concreto agli investimenti sostenibili; inoltre, esso istituisce formalmente la piattaforma sulla finanza sostenibile, che nei prossimi anni svolgerà un ruolo cruciale nello sviluppo della tassonomia dell’Ue e della nostra strategia in materia di finanza sostenibile».
Come stabilito dal regolamento, la Commissione ha anche pubblicato un invito a presentare candidature per diventare membri della piattaforma sulla finanza sostenibile, un organo consultivo composto da esperti del settore pubblico e privato, che assisterà la Commissione nella preparazione dei criteri di vaglio tecnico (i cosiddetti “atti delegati”) per l’ulteriore sviluppo della tassonomia. Gli esperti forniranno anche consulenza alla Commissione sull’ulteriore sviluppo della tassonomia dell’Ue per contemplare altri obiettivi di sostenibilità e sulla finanza sostenibile in senso più ampio. Questa piattaforma sarà un organo consultivo composto da esperti del settore pubblico e privato, che conterà fino a 57 membri, 50 dei quali saranno selezionati mediante l’invito a presentare candidature che sarà aperto per 4 settimane. Il termine ultimo di presentazione delle candidature è il 16 luglio 2020.
La Commissione Ue spiega che «La piattaforma sarà caratterizzata dall’equilibrio tra portatori di interessi: persone fisiche designate a titolo personale per comprovate conoscenze ed esperienza nel settore, persone fisiche che rappresentano un interesse comune condiviso dai portatori di interessi, organizzazioni che rappresentano soggetti privati interessati, organizzazioni che rappresentano la società civile e organizzazioni che rappresentano mondo accademico e istituti di ricerca. Gli altri sette membri saranno designati direttamente dalla DG FISMA e saranno rappresentanti di soggetti pubblici, come l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e la Banca europea per gli investimenti (BEI)».
Per maggiori informazioni sulla piattaforma sulla finanza sostenibile e sulle modalità di presentazione della candidatura, consultare il sito: Registro dei gruppi di esperti della Commissione — Inviti a presentare candidature