Il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri) è pronto a partire

Pichetto: «Serve un tracciamento efficace che, anche attraverso procedure digitali e nuove tecnologie, semplifichi gli adempimenti delle imprese»

[5 Giugno 2023]

Entrerà in vigore tra dieci giorni il decreto, pubblicato in Gazzetta ufficiale, che disciplina il nuovo sistema di tracciabilità e del relativo Registro elettronico nazionale (Rentri).

«L’obiettivo – dichiara il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – è garantire un sistema efficiente per nuove catene di approvvigionamento delle materie prime da riciclo. Serve un tracciamento efficace che, anche attraverso procedure digitali e nuove tecnologie, semplifichi gli adempimenti delle imprese: ed è questa la sfida del nuovo Registro».

Più nel dettaglio, il Rentri è gestito dal ministero con il supporto tecnico-operativo dell’Albo nazionale gestori ambientali e del sistema delle Camere di commercio per la gestione del sistema informativo centrale.

Il provvedimento, rientrante nelle azioni della Strategia nazionale per l’economia circolare – una riforma prevista dal Pnrr – entra in vigore dal 15 giugno ma prevede un ampio periodo transitorio.

I soggetti obbligati potranno aderire al Registro in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi, a seconda delle dimensioni delle aziende.  Anche le tariffe di iscrizione variano a seconda della grandezza delle imprese: dai cento euro ai quindici per il contributo del primo anno, mentre per i successivi si va dai sessanta ai dieci.

Nel decreto interministeriale sono inoltre introdotti nuovi modelli di formulario di identificazione del rifiuto e dei registri cronologici di carico e scarico, che saranno vigenti a partire dal 15 dicembre 2024.

Si prevedono anche modalità di adempimento più semplici rispetto al passato, con la possibilità che i formulari digitali possano essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili.

Il periodo transitorio servirà a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma: sia in forma diretta, tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.

«Innoviamo e semplifichiamo, superando un modello obsoleto per migliorare il sistema e renderlo più efficiente ai fini degli obiettivi di economia circolare e rispetto all’attività degli operatori – aggiunge il viceministro Vannia Gava – Il tutto prevedendo la giusta gradualità temporale, approccio che riteniamo fondamentale per una transizione reale e pragmatica».