Ieri la risposta al deputato Sani (Pd) durante un’audizione a Montecitorio

Il ministro Cingolani sulla geotermia: «È assolutamente fondamentale, va potenziata»

«Ha il vantaggio di essere una sorgente programmabile, pur essendo rinnovabile. Siamo ormai in chiusura del decreto Fer 2, ci lavorerò nei prossimi giorni»

[31 Maggio 2022]

Nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto n. 50 del 2022 (il cosiddetto decreto Aiuti), ieri le commissioni riunite Bilancio e Finanze hanno chiamato in audizione Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, che si è soffermato sull’importanza della geotermia per la transizione ecologica del Paese.

Il passaggio è arrivato in risposta al quesito posto dal deputato toscano Luca Sani (Pd), che è intervenuto (qui dal minuto 1:35:05) per chiedere al ministro se non ritiene sia «arrivato il momento di recuperare tra le fonti rinnovabili la geotermia a media e alta entalpia, considerando che nei passati provvedimenti la bassa entalpia è già stata in qualche modo ricompresa. In Toscana abbiamo una produzione di energia da fonte geotermica a media-alta entalpia consistente, che ad oggi concorre a coprire il fabbisogno energetico (elettrico, ndr) della regione pari a circa il 30%; un’ottimizzazione di questa risorsa porterebbe a coprire il fabbisogno regionale almeno al 50%. Lei sa – sottolinea Sani al ministro – che siamo in una situazione di stallo dovuta a scelte fatte in passato, oltre a un blocco sulle concessioni, e che merita un’iniziativa di carattere legislativo importante. Le chiedo se non ritenga opportuno affrontare, anche in questa sede magari durante la fase emendativa, un’iniziativa che possa sbloccare questo settore e dare il via definitivo a questa importante fonte di energia, sicuramente rinnovabile, e, come dimostrano studi recenti condotti anche dalle istituzioni regionali, ampiamente sostenibile dal punto di vista ambientale».

Nella sua risposta (qui dal minuto 1:57:40), il ministro Cingolani ha sostanzialmente condiviso l’approccio proposto da Sani, affermando che «la geotermia è assolutamente fondamentale […] secondo me va potenziata perché ha il vantaggio – soprattutto per il territorio italiano – di essere una sorgente sostanzialmente programmabile pur essendo rinnovabile, in quanto le centrali funzionano per 7.500 ore all’anno su 8.700 totali. Ci dobbiamo lavorare e lo farò nei prossimi giorni, siamo ormai in chiusura del Fer 2 ed è fondamentale che questa cosa venga fatta».

Tanto più che il decreto Fer 2 – pensato per incentivare la produzione di energia elettrica dalle fonti rinnovabili cosiddette “innovative” – avrebbe dovuto vedere la luce nell’estate di tre anni fa e aspetta di essere pubblicato da oltre mille giorni: lo stesso Cingolani ne aveva promesso l’uscita prima nel “settembre 2021” e poi nel novembre dello stesso anno.