Il ministero della Transizione ecologica sta per assumere 573 persone

Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto legge per rafforzare il dicastero, a supporto del Pnrr

[18 Giugno 2021]

Il Governo ha approvato ieri il decreto legge contenente Misure urgenti per il rafforzamento del Ministero della transizione ecologica e in materia di sport, che introduce molte novità oltre a importanti incrementi occupazionali nel dicastero guidato da Roberto Cingolani: iniziative volte a supportare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Come spiegano dal ministero il primo passo prevede «un bando per l’assunzione di 218 laureati, con il 50 per cento dei posti riservato a soggetti che hanno già svolto attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale presso il ministero della Transizione ecologica per almeno due anni, anche non continuativi, nel triennio anteriore alla predetta data. Ulteriori 200 tecnici saranno assunti invece per fronteggiare le necessità dettate dal dissesto idrogeologico e saranno incaricati presso le strutture commissariali regionali».

Dal Governo aggiungono inoltre che «il provvedimento autorizza, per il biennio 2021-2022, il Ministero della transizione ecologica ad assumere a tempo indeterminato 155 unità di personale non dirigenziale ad elevata specializzazione tecnica».

Si prevede infine che la struttura di missione per l’attuazione del Pnrr presso il Mite sia articolata in una struttura di coordinamento e in due uffici di livello dirigenziale generale e che il Ministero della transizione ecologica possa avvalersi dell’Enea (il cui consiglio di amministrazione è ampliato da tre a cinque membri), e dell’Ispra per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate all’attuazione del Pnrr, fino ad un contingente massimo di trenta unità di personale non dirigenziale.

«Questo decreto è da considerarsi un primo, importante, passo nel solco già tracciato del rafforzamento del Mite – dichiara Cingolani – partiremo subito con le assunzioni per iniziare con la messa a terra dei progetti del Pnrr. La direzione è quella di un ministero sempre più forte e specializzato, necessario per le grandi sfide ambientali a cui siamo chiamati».