Il manifesto per il turismo attivo e sostenibile

Preservare ecosistemi e biodiversità, tutelando le peculiarità locali attraverso la mobilità dolce e l’attività fisica

[28 Ottobre 2020]

Activeitaly, la rete di imprese di tour operator del turismo attivo e sostenibile (cicloturismo, trekking, arrampicata, barca a vela…) costituitasi il  30 luglio a Forlì, ha avviato un percorso comune nel settore che negli ultimi anni ha avuto una crescita importante e che, nonostante la pandemia di Covid-19, è stato uno di quelli  che si è ripreso meglio grazie alle sue peculiarità

«Questa idea di collaborazione – spiegano ad Activeitaly – nasce all’inizio della primavera 2020, proprio in piena crisi Covid, dalla necessità di ripensare insieme al futuro e a come ripartire, ma non solo. Activeitaly si propone come referente e squadra per lanciare un settore che oggi, agli occhi di tutti, risulta strategico per il futuro del turismo lento in Italia non solo in ragione dei numeri ma anche per alcune caratteristiche peculiari, quali il tipo di attività svolte – prevalentemente all’aria aperta – che permette in questo momento di rispettare più facilmente il distanziamento fisico».

Da questa coalizione e dai pochi mesi di intensa attività comune per l’ampliamento della stagione turistica, la redistribuzione dei flussi e la diminuzione della pressione antropica sui territori è nato un “Manifesto per il turismo attivo e sostenibile” che può essere firmato online. Un decalogo che vi proponiamo integralmente:

 

Manifesto per il turismo attivo e sostenibile

La crisi ambientale che stiamo vivendo da alcuni decenni, molto più ampia e grave delle pur importanti crisi sanitarie degli ultimi mesi, sta già distruggendo fragili equilibri e avrà ricadute disastrose sul piano economico e sociale nei prossimi anni. Occorre intervenire con decisione e con visioni ampie.

Il Turismo può essere uno strumento potente per garantire la pace, lo scambio tra culture, la crescita intellettuale e spirituale degli individui e la prosperità dei popoli. Allo stesso tempo, il Turismo è anche una delle cause principali del degrado ambientale e, in alcuni casi, anche sociale.

Per questa ragione sentiamo il dovere – come cittadini, imprenditori, lavoratori, consumatori, viaggiatori – di sottoscrivere un Manifesto per il Turismo Attivo e Sostenibile che promuova:

1 – La preservazione degli ecosistemi e della Biodiversità, attraverso attività all’interno di Parchi, Riserve Naturali ed Aree Protette.
2 – La mobilità dolce: la bicicletta, i piedi e tutti i mezzi non motorizzati e a basso impatto ambientale (barca a vela, cavallo, sci, ciaspole et cetera) sono i più adeguati per l’esplorazione del territorio; il treno, e altri mezzi pubblici a emissioni limitate, sono i mezzi ideali per percorrere le lunghe distanze.

3- L’attività fisica, sportiva o meno, che contribuisce al raggiungimento della salute psico-fisica di ogni individuo e – in conseguenza di ciò – comporta meno aggravi sul sistema di sanità pubblica.

4- Le produzioni agricole e artigianali locali, attraverso la visita e la conoscenza dei prodotti e produttori locali. La promozione della filiera corta consente in maniera significativa l’abbattimento delle emissioni di CO2 e altri gas a effetto serra nell’atmosfera. Promuoviamo inoltre il cibo sano e di qualità, e in particolare della dieta mediterranea (con un consumo limitato di carne), patrimonio mondiale dell’UNESCO.

5- La lentezza, come una modalità di esplorazione che consente la multisensorialità dell’esperienza, dando la possibilità ai viaggiatori di conoscere a fondo il territorio che attraversano.

6- Lo scambio autentico ed equo tra le persone, mettendo in connessione i viaggiatori con i locali. Ogni viaggiatore deve essere considerato ‘cittadino temporaneo’ del luogo che sta visitando, con i suoi diritti e doveri. La distribuzione dei redditi provenienti dall’attività turistica dovrà contribuire in maniera significativa al miglioramento della condizione di vita di tutta la popolazione residente.

7- La diminuzione della pressione antropica sulle destinazioni colpite da over tourism, attraverso la promozione di destinazioni rurali, dell’Italia minore, e alla destagionalizzazione dei flussi turistici.

8 – Il patrimonio immateriale: la musica, la letteratura, le arti e le tradizioni sono la nostra risorsa più importante e singolare del nostro Paese dal punto di vista turistico.

9 – Il diritto di viaggiare per tutti, indipendentemente dal reddito, consentendo l’accessibilità anche a persone con esigenze specifiche.

10- L’educazione verso stili di vita più sostenibili, con particolare attenzione alle generazioni più giovani. La sensibilizzazione rispetto al problema dei rifiuti (promuovendo il riuso, la riduzione e, in ultima istanza, il riciclo) dell’inquinamento e del cambiamento climatico.