Riceviamo e pubblichiamo

«Il fallimento di Rimateria aprirebbe un grande problema finanziario per il Comune di Piombino e un enorme problema ambientale»

«Sarà necessario un punto di caduta con l'azienda per trovare la giusta quantità di conferimenti che consenta la chiusura della discarica e la messa in sicurezza della ex Lucchini»

[25 Giugno 2020]

All’approssimarsi della Variante delle aree di discarica a parco pubblico, in questi giorni vediamo agitarsi la solita pseudo politica di sinistra radicale, spesso travestita da comitato, che cerca di condizionare le scelte amministrative senza dare uno straccio di proposta. Le nostre battaglie, quelle che  la giunta e il consiglio hanno intrapreso, hanno già scongiurato il raddoppio della discarica, con la Via regionale e la delibera di Colmata Gagno centro abitato, questo nessuno lo ricorda; così come non dicono come sia possibile chiudere l’attuale discarica e mettere in sicurezza i siti di bonifica, cifra per cui servono circa ventisei milioni di euro.

È evidente che con lo slogan “ci pensa lo Stato”, si vorrebbe mandare l’acqua in cielo, senza mai ottenere nulla, basta guardare le bonifiche del Sin, quelle di Poggio ai venti e di Città Futura a che punto sono: niente.

Noi siamo stati chiamati per governare e trovare soluzioni, non solo per la questione Rimateria; siamo stati votati per avviare un percorso di diversificazione economica e trasformare questa città da città fabbrica ad una nuova dimensione, dove l’aspetto turistico assuma una connotazione preminente. I cittadini si aspettano il cambiamento del volto della città.

Rispetto ad un anno fa le condizioni sono mutate, abbiamo una società piena di debiti “Rimateria”, in concordato preventivo, a causa delle cattive passate gestioni politiche del PD, anche questo, stranamente, non lo ricorda più nessuno. Persiste sul Comune una causa da 24 milioni di euro che se fosse anche parzialmente accolta, manderebbe in dissesto finanziario l’ente, interrompendo qualsiasi percorso di risanamento economico e ambientale; in questo caso si aprirebbe un nuovo e pericoloso fronte economico e ambientale, dove sia la gestione dell’attuale discarica, sia la messa in sicurezza della ex Lucchini, sarebbero gravemente compromessi.

Il fallimento di Rimateria aprirebbe quindi un grande problema finanziario per il Comune attraverso Asiu e un enorme problema ambientale, senza dare alcuna risposta. La soluzione non sono i 2,5 milioni di metri cubi proposti dal PD con introiti che si aggirerebbero su cifre stellari intorno ai trecento milioni di  euro, altresì sarà necessario un punto di caduta con l’azienda per trovare la giusta quantità di conferimenti che consenta la chiusura della discarica e la messa in sicurezza della ex lucchini; un nuovo piano industriale fortemente ridimensionato rispetto al precedente che consenta di riperimetrare gli spazi di discarica, dando le giuste soluzioni ambientali e contestualmente salvaguardando l’integrità economica dell’istituto Comune.

Questa coalizione non è disponibile a condizionamenti che non portino serie e concrete soluzioni per la città, vogliamo salvaguardare l’istituzione Comune di Piombino e dare realistiche risposte ambientali, economiche e di prospettiva; di illusioni e liete novelle il territorio, i cittadini, sono stracolmi, questo è il momento della concretezza.

di Lista Ferrari Capogruppo Marco Viti consiglieri Adami  Di Falco Franceschini Tomi Vita Ascolta Piombino Capogruppo Monica Bartolini